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Fridays for future: a Napoli in 500 da 80 città

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Oltre 500 ragazzi, dai 15 ai 30 anni, in rappresentanza di circa 80 città italiane. Si conclude oggi, a Napoli, l'assemblea nazionale di Fridays for future. Ed il messaggio che viene fuori è quello di lotta e mobilitazione affinché si affronti, con urgenza, l'emergenza climatica. Ieri, il 'via' dell'assemblea era stato dato con un'azione di di blocco da parte degli attivisti dell'ingresso del deposito Q8 di San Giovanni a Teduccio alla periferia est di Napoli, mega deposito di carburante che si trova a ridosso dell'area Sin (sito di interesse nazionale) di Napoli Est, "profondamente inquinato dagli idrocarburi e ancora oggi fonte di inquinamento dell'aria per i cittadini di Napoli Est esposti continuamente ai fumi degli idrocarburi". Oggi si è passati ad una fase più 'organizzativa' e di confronto in vista delle prossime mobilitazioni. Ad oggi sono 55 le città italiane che hanno dichiarato lo stato di emergenza climatica; 21 solo nelle ultime settimane. "Tre i temi di questa assemblea - spiega Raniero Madonna, portavoce Fridays for future Napoli - il primo è relativo alla strutturazione e all'organizzazione del movimento, vale a dire come si coordinano a livello nazionale le esperienze di centinaia di città. C'e' poi il filone relativo agli strumenti: cosa fare per la prossima data importante, il quarto sciopero globale per il clima il 29 novembre. E cioè se puntare su azioni di mobilitazioni più generiche o attivare delle azioni di blocco". E poi c'è il punto della "giustizia climatica, vale a dire come tradurre la rivendicazione globale a livello locale".

Articolo pubblicato il 6 Ottobre 2019 - 17:21 - La Redazione

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