L’Intelligenza Artificiale (IA) e i Bot iniziano a farsi strada anche nel campo del poker online. Ma non si tratta solo di “rumors”, vale a dire voci di corridoio infondate. Stavolta sono gli analisti di Morgan Stanley, nota banca made in USA con sede a New York, a restare sopresi e lanciare l’allarme. Sopresi da cosa? Dalle performance di Pluribus: l’Intelligenza Artificiale di Facebook che gioca, e vince, ai tavoli 6-Max. Ma andiamo con ordine e vediamo cosa sta succedendo nei meandri della tecnologia più avanzata.
Morgan Stanley lancia l’allarme e “declassa” il poker
Il futuro si fa strada, la tecnologia evolve e da ora in poi i siti di poker dovranno sicuramente porsi l’obbiettivo di essere lungimiranti e virtuosi. E secondo gli analisti di Wall Street, l’industria del poker online è chiamata ad una sfida importante contro l’Intelligenza Artificiale. Tutto nasce in seguito alle performance di Pluribus, il progetto di IA finanziato da Facebook e dagli informatici di Carnegie Mellon University, una delle università più dinamiche sul fronte delle ricerche di Intelligenza Artificiale applicate al poker. La vicenda ha persino spinto Wall street a declassare di qualche punto il settore del poker online per via del fatto che il Bot di Pluribus creato con Intelligenza Artificiale non solo è in grado di giocare ma anche di vincere. In altre parole Wall street avverte: il settore del poker online, per restare vivo, competitivo e affidabile, deve innovare e contrastare il fenomeno dei Bot, pena il declassamento. Vediamo allora più da vicino cosa sta succedendo e cos’è Pluribus.
Pluribus: competitivo, furbo e vincente
Pluribus è sotto gli occhi di tutti.Potrebbe interessarti
La camorra e l’accordo del silenzio: politica, voti e affari del clan Russo nell’Agro Nolano
Napoli, morto il giovane calciatore Umberto Catanzaro ferito il 15 settembre ai Quartieri Spagnoli
Camorra, il patto tra i Russo e i Licciardi che fa tremare Napoli: 44 arresti
La nuova emergenza riciclaggio: in Campania boom di criptovalute. Stravolto il mercato della criminalità
Osa succede adesso?
Se da un lato Morgan Stanley ha declassato l’Outlook delle tre società menzionate, dall’altro le Poker Rooms non stanno e non possono stare a guardare. Negli ultimi anni, difatti, le Company coinvolte nel poker online hanno già realizzato investimenti per contenere il pericolo. Quale? Ovviamente quello di perdere profitti, sulle proprie piattaforme, a cause delle vincite di Bot imbattibili anche dai giocatori più esperti. Le Big Company di giochi online si daranno da fare se in ballo ci sono azioni e capitalizzazioni. Così come è plausibile e auspicabile un intervento non solo in termini di sicurezza ma anche sulle normative nazionali sulle frodi telematiche.






