Napoli. Un nuovo pentito fa tremare i clan della camorra di Ponticelli e in particolare quella del rione Pazzigno. Tommaso Schisa figlio del boss ergastolano Roberto Schisa e Luisa De Stefano pure lei condannata al massimo della pena il mese scorso per il duplice omicidio del circoletto di Ponticelli dell’estate del 2016 in cui furono uccisi Raffaele “Ultimo” Cepparulo e l’innocente Ciro Colonna. Il neo pentito (la notizia della sua collaborazione viene anticipata da Cronache di Napoli in edicola oggi) è anche nipote di Giuseppe Schisa ucciso a Ponticelliil 18 marzo del 2002 quando in giro di diffuse la voce di un suo possibile pentimento. Il neo collaboratore di giustizia era legato al gruppo dei “mariglianesi” di Luigi Esposito o’ sciamarro ed è stato condannato a 13 anni di carcere nel luglio scorso. Dopo il recente pentimento di Luigi D’Amico o’ lione, legato ai Mazzarella, ora il pentimento di un ‘nemico’ dei ‘pazzignani’ legati al cartello guidato dal boss Ciro Rinaldi mauè. Le dichiarazioni di Schisa sono quindi destinate a dare nuove informazioni investigative sul versante Ponticelli-San Giovanni a Teduccio e quindi portare la Dda a dare la spallata definitiva alla camorra della zona Est. Quella delle stese e degli agguati, delle estorsioni a tappeto, del traffico di droga ma soprattutto quella che non ha rispetto dei bambini e che costringe le tante persone per bene che abitano nella zona a non uscire di casa di sera per paura di restare coinvolti in sparatorie.
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