La musica popolare ha ancora pubblico nell’era del social e del talent, anzi, sperimenta si confronta in un dialogo tra culture perche’ “e’ democratica”. Lo dice forte all’ Agi Eugenio Bennato, che venerdi’ 27 prossimo, nella reggia borbonica del Quisisana di Castellamare di Stabia suona insieme a Bombino per l’anteprima del festival Ritmi di contrabbando. Un progetto avventuroso del musicista e cantautore napoletano che si sviluppera’ poi durante a dicembre a Napoli nel tufaceo Castel SantElmo. Ma l’inedito duo ha gia’ generato attese. Se Eugenio e’ emblema del golfo di Napoli nella ricerca folk, Bombino lo e’ per il Niger; profugo sub sahariano rifugiato prima in Algeria e poi in Burkina Faso, grazie alla musica rock di Jimi Hendrix e Mark Knopfler, in breve tempo ha conquistato anche chi e’ poco incline ai canti della tradizione.
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