Nella “piccola Venezia” sta per fiorire un’altra eccellenza. E’ scafatese l’aspirante attore Andrea Grasso, giovane ventisettenne, in trasferta a Roma da un po’ di anni, nel tentativo di intraprendere la strada del cinema. Dopo la formazione universitaria al DAVIMUS dell’Università degli studi di Salerno, Andrea ha aperto i suoi orizzonti a corsi, tournée e masterclass, consapevole che sudore e successo sono un binomio inscindibile.
Portamento elegante ed un’espressione di costante sfida lo contraddistinguono, spingendolo, per selezione naturale, verso ruoli da “duro” o da “bello ed impossibile”. Ad oggi Andrea, però, non preclude nulla per la sua carriera, dichiarandosi scaramantico in merito. Ispirato da De Sica padre e Mastroianni, il giovane artista ha il senso del sacrificio e della dedizione artistica.
Nell’età adolescenziale è attirato da cinema e teatro ed intraprende quest’arte in compagnie locali, ricoprendo per lo più ruoli in commedie napoletane.Potrebbe interessarti
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Nel 2017 Andrea Grasso prende parte al cortometraggio di Paolo Cipolletta “La Gatta mammona”, giovane e valido regista napoletano, collaborando con il noto artista Gianfranco Gallo, attore, cantante e drammaturgo italiano.
“Sono molto concentrato sulla mia formazione ed è per questo motivo che ho deciso di trasferirmi a Roma per continuare a studiare con registi ed attori di maggiore peso. Sto cominciando a farmi conoscere dagli addetti ai lavori del cinema italiano”. Nel giugno del 2018, un’esperienza determinante per Grasso, prende parte ad “Asterio è morto”, di Romano Simoni, con la regia di Armando De Ceccon, finalista al premio CENDIC (Centro Nazionale Drammaturgia Italiana Contemporanea).
Questo lavoro lo consacra come giovane attore esordiente, verso cui comincia a spostarsi l’attenzione di noti registi italiani.
ILARIA COTARELLA






