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I Love San Sossio Baronia, 25 e 26 agosto con i concerti di Tony Esposito, Enzo Avitabile e Luchè

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I Love San Sossio Baronia, prima edizione del Festival con Tony Esposito, Enzo Avitabile e Luchè per festeggiare l’ultimo fine settimana di agosto con musica incandescente tra tradizione e attualità
Domenica 25 agosto, alle ore 21 parte la prima edizione di “I Love San Sossio Baronia Art & Music Festival” organizzato dal Comitato Festa San Sossio Baronia 2018 in collaborazione con l’Associazione Live Your Life, Tilt! Tattoo Bar Events e UbecomeU e la Direzione Artistica di Ettore Palmisano e Remo De Anselis.
Il Festival si propone di valorizzare il territorio e le sue risorse attraverso attività culturali e di spettacolo rivolte in special modo ai giovani e giovanissimi, con una particolare attenzione al tema della prevenzione delle dipendenze patologiche attraverso la promozione di un divertimento sano e di una aggregazione basata sui valori dell’amicizia e della cultura.
Il primo appuntamento è fissato per domenica 25, alle 21, in via Piano, con il concerto di Tony Esposito seguito dalle esibizioni dei dj Giuseppe De Blasio, Loris D e Joe Clemente.
Percussionista e cantautore, Tony Esposito è uno dei nomi di punta del Napoli Power, la scena musicale degli anni ’70 da cui emersero figure come quella di Pino Daniele, James Senese, Edoardo Bennato ed altri. Attivo dal 1972, Esposito ha inciso ben 19 album in studio, due raccolte e la colonna sonora del film “Storia d’amore con crampi”. La sua musica è si ispira alle sonorità world venate di pop, ritmi tribali, melodie partenopee e atmosfere mediterranee. Ha collaborato con artisti come Pino Daniele, Edoardo Bennato, Alan Sorrenti, Lucio Dalla, Francesco De Gregori, Gino Paoli, Roberto Vecchioni, Francesco Guccini, Don Cherry, Gato Barbieri, Eumir Deodato, Brian Auger, Billy Cobham, Nanà Vasconcelos e altri.
Tra i suoi album più apprezzati c’è “Gente distratta” (1977) che vince il Premio Critica Italiana della Musica. Nel 1984 arriva il successo di “Kalimba de Luna”, replicato l’anno dopo con “Papa Chico”. Partecipa a tre edizioni del Festival di Sanremo, compone la sigla del programma tv “Serata Mondiale” e la sigla delle Colombiadi del 1992. Nel 1997 è l’unico italiano chiamato a suonare al Rock in Rio con Gilberto Gil e al Festival della Gioventù a Cuba. Nel 2003 pubblica “Viaggio tribale” ispirato ai suoni del Mediterraneo; nel 2011 esce “Sentirai” e, nel 2011, “Tam Tam Bass” con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.
La seconda è ultima serata è lunedì 26 agosto, alle 21 in Piazza Mercato, sul palco Enzo Avitabile con i Bottari e Luche. Enzo Avitabile, sassofonista, compositore e cantautore, si muove nei territori del soul, jazz fusion, world music e musica tradizionale napoletana dal 1981. Al suo attivo 18 dischi in studio e una serie infinita di collaborazioni con artisti internazionali del calibro di James Brown, Tina Turner, Marcusi Miller, Randy Crawford, Afrika Bambaataa e italiani come Pino Daniele, Edoardo Bennato. Tantissimi i suoi successi come “Soul Express” del 1986 con la copertina disegnata dal compianto fumettista Andrea Pazienza, “Alta tensione” con Africa Bambaataa, “Leave me or love me” con Randy Crawford, “Mane e mane” con Mori Kante. Nel 2000 inizia la collaborazione con I Bottari di Portico; dal 2003 è Direttore artistico del Festival Sentieri Mediterranei e dal 2015 del Leuciana Festival. Tra il 2005 e il 2005 riceve 4 nomination al BBC World Music Awards; nel 2012 il regista Jonathan Demme gli dedica un docufilm che viene presentato al Festival del Cinema di Venezia; nel 2017 vince due premi David di Donatello per la colonna sonora del film Indivisibili di Edoardo De Angelis. Il suo album più recente è “Pelle differente” del 2018.
E’ napoletano anche il rapper Luchè, attivo con il gruppo Co’Sang e poi da solista dopo il 2012 anno in cui pubblica “L1” con la partecipazione di Club Dogo, Marracash, Emis Killa. Due anni dopo pubblica “L2”, nel 2015 “Malammore” con la partecipazione di Gué Pequeno e Baby K e nel 2018 “Potere”.
Grande attenzione anche all’enogastronomia del territorio che, infatti, grazie alle mani abili del Ristorante Il Trifolaio e dello chef Renato Iandolo, trasformeranno la Pasta Armando, fiore all’occhiello della produzione dell’ufitana Pasta Baronia realizzata con grano Senatore Cappelli coltivato in zona, nella ricetta dello “Scarpariello Irpino” e dei “Paccheri cacio, pepe e tartufo”.


Articolo pubblicato da Regina Ada Scarico il giorno 22 Agosto 2019 - 19:34
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