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La XX edizione dell'Universiade estiva è costata oltre 280 milioni di euro complessivamente. L'affidamento della selezione e formazione dei volontari è stato assegnato per una cifra di 1,1 milioni di euro all'Amesci che ha vinto con il ribasso di appena il 2% avendo la meglio su il solo altro concorrente che aveva partecipato al bando. Di questi soldi oltre mezzo milione di euro servono per la gestione del servizio quindi vanno direttamente ad Amesci ed il resto serve per una serie di spese tra cui anche i soldi da dare ai volontari." C'è da dire che nelle precedenti edizioni dell'Universiade- spiega ancora Alviti- i volontari non percepivano alcun compenso, pertanto l'edizione napoletana è la prima che prevede un rimborso spese per chi ci lavora. L'appalto per la selezione e gestione di altre figure professionali, tra cui i manager dei volontari, gli addetti alle delegazioni, i tecnici informatici, i tecnici amministrativi e tante altre, è stato vinto in due appalti differenti dalla IFEL e dalla During. Chi è capitato con questi due enti invece ha una retribuzione ben diversa. I manager di settore ad esempio guadagnano oltre 2.000 euro con una collaborazione da libero professionista a partita iva. Amesci, Ifel e During hanno incassato degli appalti significativi, ma ciò che resterà sul territorio in termini di ricaduta occupazionale, è il lavoro dei volontari, che se tutto va bene riusciranno a racimolare dall'Universiade meno di 300 euro".





