Cronaca Nera

Imponeva gli istituti di vigilanza nelle aree industriali di Teverola: in carcere il cognato di Bidognetti

Condivid

Avrebbe estorto il classico pizzo ad un commerciante cinese e ad un imprenditore agricolo, imponendo inoltre sul territorio, grazie alla sue parentele “pesanti”, gli istituti di vigilanza privata che a lui facevano capo: è l’accusa contestata ad Enrico Verso, cognato di Raffaele Bidognetti, figlio del capoclan dei Casalesi Francesco Bidognetti, da qualche mese divenuto collaboratore di giustizia.
Verso è stato arrestato dai carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa su ordine del gip di Napoli per estorsione aggravata dal metodo mafioso e trasferimento fraudolento di beni; sono state inoltre sequestrate tre società di vigilanza intestate a prestanome e ritenute riconducibili a Verso, operative nel territorio a cavallo tra le province di Caserta e Napoli, in particolare tra Parete e Villaricca.
I militari, coordinati dalla Dda di Napoli, hanno poi notificato una seconda ordinanza in carcere a carico di un altro presunto esponente del clan, il 45enne Salvatore Fioravanti, già detenuto, arrestato a dicembre scorso mentre andava a riscuotere il pizzo; il Gip ha infine disposto gli arresti domiciliari per altri due indagati, e due divieti di dimora in Campania a carico di prestanome di Verso.
Curiosa la vicenda dell’imprenditore cinese, che già qualche anno fa, quando gestiva la propria attività nel napoletano, aveva detto di “no” agli esattori della camorra, che si erano vendicati commettendo numerosi furti nel suo negozio.
Il commerciante si era così trasferito nel casertano, e anche qui ha ricevuto la visita degli estorsori; “a quel punto – ha spiegato ai carabinieri – ho capito come funzionavano le cose qui in Italia e ho pagato”. Dalle indagini è emerso che il pizzo riscosso era di 200 euro settimanali.
Dagli imprenditori si presentava Verso, conosciuto nel territorio come esponente del clan Bidognetti; se non chiedeva il pizzo, Verso imponeva i propri istituti di vigilanza, dei quali peraltro si occupava quotidianamente, stabilendo i turni e l’organizzazione del lavoro dei dipendenti. Le proprie società svolgevano soprattutto servizio di portierato in aree industriali, come a Teverola.


Articolo pubblicato da Redazione il giorno 9 Luglio 2019 - 12:58
Redazione

Siamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina "Redazione" sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura!

Pubblicato da
Redazione

Ultime Notizie

Napoli, i social piangono l’artista Luigi Di Sarno morto per aver mamgiato un panino al botulino in Calabria

Napoli Una tranquilla serata d’estate sul lungomare di Diamante si è trasformata in tragedia per… Leggi tutto

7 Agosto 2025 - 23:40

Tommaso Starace va in pensione: il Napoli saluta il suo mito silenzioso

Il calcio Napoli perde una delle sue figure più iconiche, amate e riconoscibili. Dopo cinquant’anni… Leggi tutto

7 Agosto 2025 - 23:07

Simeone saluta Napoli: “Qui piangi due volte… e io lascio il cuore”

Un addio straziante, scritto con le lacrime agli occhi e il peso di un legame… Leggi tutto

7 Agosto 2025 - 22:49

Napoli, presi i ladri di scooter del Chiatamone

Napoli – Ieri sera, la Polizia di Stato ha arrestato un 19enne e denunciato un… Leggi tutto

7 Agosto 2025 - 22:30

Panino al botulino sul lungomare di Diamante: muore napoletano e 7 familiari ricoverati

Diamante– Una vacanza che doveva essere all’insegna del mare e del relax si è trasformata… Leggi tutto

7 Agosto 2025 - 21:42

SuperEnalotto, serata di colpi mancati: il “6” ancora una volta sfugge, ma due fortunati centrano il ‘5’

Roma– Un’altra serata ad alta tensione per milioni di italiani, quella del concorso n. 125… Leggi tutto

7 Agosto 2025 - 21:30