Targa celebrativa per Maurizio Sarri che era stata apposta in via Silio Italico, nel quartiere napoletano di Bagnoli, e' stata rimossa dopo l'ufficializzazione del passaggio dell'ex allenatore azzurro alla Juventus.
La targa era stata messa negli anni scorsi nella strada di Bagnoli dove e' nato il tecnico e diceva: "Qui e' nato il Comandante Maurizio Sarri. Il popolo napoletano ringrazia l'artefice della bellezza. Hasta siempre comandante". A dare notizia della rimozione sono gli attivisti del "Laboratorio politico Iskra", un movimento di attivisti del quartiere a ovest di Napoli, che hanno raccontato la rimozione in un post su Facebook. "Non abbiamo mai voluto confondere - scrivono - politica e tifo ma ci piange il cuore a leggere l'amarezza di tante persone che, come noi, credevano e avevano riposto la propria fiducia in qualcuno per continuare a credere nel calcio. Una fiducia che viene regolarmente spezzata dalle leggi di mercato. Tre estati fa con Higuain, quest'anno con Sarri. Sara' che ormai nel calcio (come in politica) non esistono piu' giochi di appartenenza o ideologici, ma solo leggi di mercato? Quando decideremo di non essere piu' clienti/sudditi e inizieremo ad essere consapevolmente abitanti e tifosi? A quanti ancora vorremmo affezionarci per poi essere delusi dalle loro scelte?"."Sono di sinistra, tifoso del NAPOLI, estimatore di Sarri ma non l'ho considerato un Comandante: non si deve confondere politica e calcio. Quando e' andato controvoglia a Londra gli ho espresso il mio dispiacere. Ora fa una sua legittima scelta ed io spero che batteremo la Juve". Lo scrive su Facebook l'ex sindaco di NAPOLI Antonio Bassolino commentando il passaggio di Sarri alla Juventus.
Articolo pubblicato il 16 Giugno 2019 - 20:20 - Redazione Cronaca
Il Tribunale Collegiale di Napoli (Prima Sezione Penale) ha respinto la richiesta della Procura di revocare la sospensione condizionale della pena ad Anna Ingenito, classe 1971, chiedendone l’esecuzione sulla base di due condanne definitive per fatti del 2017, una delle quali con aggravante del metodo mafioso. I giudici hanno accolto la tesi difensiva dell’avvocato Rolando Iorio, escludendo uno dei due titoli esecutivi dal computo necessario alla revoca, con conseguente rigetto dell’istanza e permanenza in libertà di Ingenito, nota nell’ecosistema del clan come Lady Sibillo. Le donne del clan Le indagini antimafia hanno documentato un breve ciclo di leadership femminile nell’orbita Sibillo, esploso dopo gli arresti degli ultimi “babyras” e il vuoto di potere nei Decumani, con figure come Maria Sabatelli “Miriana”, Assunta Manzo, Carmela Bruna Matteo e Annunziata (Nunzia) Ingenito al centro di dinamiche decisionali e di cassa. In una conversazione intercettata l’8 maggio 2019, le quattro discutono della crisi economica del gruppo, del pressing dei Mazzarella sul racket e delle ricadute degli arresti, fotografando un quadro di gestione quotidiana del territorio e dei rapporti di forza tipico delle “paranze”. La frattura con i Mazzarella La DDA colloca il conflitto nel solco della storica contesa tra l’area Sibillo e il fronte Mazzarella-Buonerba per Forcella, Maddalena, via dei Tribunali e l’asse dei Decumani, con stese, agguati e una “campagna acquisti” di pedine qualificate per consolidare il controllo delle estorsioni. Arresti e ordinanze cautelari in più tranche hanno colpito la “nuova cupola” Sibillo, inquadrando Sabatelli tra i capi promotori e mostrando come la componente femminile reggesse cassa, consenso e logistica durante le fasi di latitanza, carcerazione e riorganizzazione. Il precedente: la parabola ES17 L’uccisione di Emanuele Sibillo nel 2015, nel pieno della guerra per le piazze del centro storico, segnò il tramonto del carisma di “ES17” e un successivo riflusso verso assetti più frammentati, accelerando il ricorso a quadri femminili per presidiare relazioni, estorsioni e canali di spaccio. La cronologia delle operazioni e dei contrasti con il fronte Buonerba-Mazzarella, già fotografata da inchieste e cronache, resta lo sfondo su cui leggere tanto la decisione giudiziaria su Anna Ingenito quanto le fratture interne. • leggi l’articolo
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