“Gli insegnanti vanno licenziati”. “Io voglio vedere i video, voglio capire se c’è anche mio figlio”. Sono queste le richieste delle mamme e delle nonne dei bambini che frequentano l’asilo di Solofra, finito al centro delle cronache per gli abusi e maltrattamenti sugli alunni. Ieri mattina sono scattate le misure cautelari ai danni di quattro insegnanti. Una notizia che ha scosso l’intera comunità con le mamme e le nonne che si sono recate presso la Caserma dei Carabinieri di Avellino per avere maggiori informazioni su quanto accaduto e, soprattutto, capire che tipo di violenze abbiano subito i propri figli. “Non è possibile, sapete che significa svegliarsi questa mattina e trovare questa notizia shock?”, è il commento di una nonna. “Sono molto agitata. Mi auguro di non vedere le solite cose nei video – prosegue. Non so se manderò ancora mio nipote in quella scuola. Queste cose non devono succedere, eppure capitano sempre. Sapete perché? Perché sospendono i docenti invece di licenziarli in tronco”. La richiesta di una mamma è di visionare i video su cui i carabinieri hanno condotto l’indagine. “Voglio vedere se c’è anche mio figlio, ma vogliamo sapere anche i nomi delle maestre. In quella scuola ce ne sono quattro. Già da tempo c’eravamo accorti che qualcosa non andava perché alcune mamme si erano lamentate”.
I quattro protagonisti di questa brutta storia sono Mariarosaria Guerra, 55 anni, nata a Pellezzano e residente a Salerno, Vincenza Palazzo 46 anni di Cava de’ Tirreni, Maria Laura Lieto 63 anni di Santa Paolina in provincia di Avellino e Gerardo Del Piano, 56 anni di Solofra. A carico di quest’ultimo anche l’accusa di presunto abuso sessuale su un ragazzino quattordicenne disabile: nei filmati, difatti, si noterebbero strani palpeggiamenti. Ad arrestarli, i carabinieri delle stazioni di Solofra e della compagnia di Avellino, agli ordini del comandante provinciale colonnello Massimo Cagnazzo. “La maestra Mariarosaria è la più cattiva mentre le altre danno solo schiaffi”, aveva raccontato un bimbo. Le indagini sull’asilo degli “orrori” hanno preso il via nello scorso mese di gennaio dopo la denuncia presentata da alcuni genitori alla locale stazione dell’Arma. La voce si è rapidamente diffusa. Anche altri alunni apparivano impauriti a tal punto da rifiutare di voler continuare di andare a scuola. Sul gruppo whatsapp dei genitori erano iniziate accese discussioni sul da farsi dopo che alcuni avevano scritto che in quell’asilo c’erano insegnanti “soliti alzare le mani” sui bambini più vivaci e dopo che diversi alunni avevano detto di non voler tornare in classe. Le intercettazioni audio e video disposte dagli inquirenti, a dire dei militari, metterebbero con le spalle al muro gli indagati. Le immagini testimonierebbero in particolare i maltrattamenti e le violenze anche psicologiche subite dai bambini. Strattonati, schiaffeggiati e trascinati senza mollare la presa per diversi metri dopo essere caduti a terra. “Stai zitto non piangere io ti devo impiccare”: sono solo alcune delle frasi pronunciate nei confronti delle piccole vittime. Ma anche “Non piangere sennò vado a chiamare il maestro con la barba lunga…”(Gerardo Del Piano, così avrebbe pianto a ragione ndr). Stamane i quattro compariranno davanti al gip.
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