Napoli. Lunghe e tormentate notti d’inizio estate al pronto soccorso del Cardarelli. A metterlo in crisi è da un lato la riduzione del personale, che ruota per il periodo delle ferie, dall’altro l’imbuto che si crea quando i malati devono passare dal triage e pronto soccorso al reparto di Osservazione breve intensiva (Obi) e da qui alla Medicina di urgenza e ai reparti specialistici. Percorso che di sera si blocca con il risultato che alcuni pazienti rimangono impropriamente in Osservazione dove c’è un solo medico di turno. Al Cardarelli il muro dei trasferimenti dopo le 20 è diventato invalicabile per decisione del bed manager mandando in tilt tutto il sistema. Come nella notte tra venerdì e sabato, quando è nata una mezza rivolta dei camici bianchi che hanno chiamato la polizia e allertato il primario Fiorella Paladino che, giunta in ospedale, si è trattenuta tutta la notte.
Sulla vicenda si è espresso il noto sindacalista napoletano e leader di Identità meridionale Giuseppe Alviti che ha richiesto ad horas alla Commissione Sanità della Regione Campania una relazione in merito e di provvedere subito a ripristinare i LEA
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