Mercoledì 26 giugno 2019, alle 10.Potrebbe interessarti
Spari alle Case Nuove: ferito un giovane incensurato imparentato con i Rinaldi
Napoli, “Mergellina non si tocca”: l’ex presidente della Commissione Ambiente contro l'ampliamento
Nasce a Forcella “Radio On the Road”: la voce di strada dei giovani di Napoli
Napoli, la metro diventa un portale d'arte: inaugura la "bocca" di Anish Kapoor a Monte Sant'Angelo
Il progetto, partito nel 2016, prevedeva il censimento delle strutture dell'Ateneo seguito da un monitoraggio capillare negli ultimi due anni della qualità dell'acqua di rete erogata al pubblico (studenti e dipendenti) secondo quanto previsto dalla legislazione in materia di acque destinate al consumo umano (DLgs 31/01 e ss.mm.ii.).
I risultati positivi ottenuti dalle attività di autocontrollo e la conformità dell'acqua erogata alle leggi vigenti hanno suggerito di implementare punti di distribuzione agli utenti negli spazi di maggiore frequentazione in collaborazione con ABC Napoli.
L’iniziativa è in linea con il protocollo d'intesa stipulato con Marevivo, Conisma e CRUI a cui l'Ateneo ha aderito per sensibilizzare ed educare alla tutela dell'ambiente e per favorire l'eliminazione della plastica monouso negli atenei, poiché tale intento non può prescindere da un miglioramento della qualità dell'acqua distribuita attraverso la rete, sia nell'immaginario collettivo, sia soprattutto nella reale verifica della sua qualità e da una più facile e igienica accessibilità.






