E’ stata trasmessa alla procura di Napoli l’inchiesta che riguarda Csp, azienda torinese del settore Information communication technology che aveva acquistato il Consorzio informatico canavesano, i cui 590 lavoratori rischiano il posto. Il pm Ciro Santoriello, a Torino, aveva iscritto nel registro degli indagati la presidente Claudia Pasqui, l’imprenditore di Terni Pio Piccini (ritenuto l’amministratore di fatto), Giuseppe Giordan, amministratore unico di una società inglobata da Csp, e Fabrizio Bartoli, uno dei consiglieri. La polizia economico-finanzaria della guardia di finanza aveva scoperto alcuni episodi di false fatturazioni e omesso versamento delle imposte. Al termine dell’indagine, il pm ha dovuto constatare che il primo degli episodi contestati e’ avvenuto a Napoli, dove sarebbe in corso un’altra inchiesta analoga. A Torino Piccini e’ coinvolto anche in un procedimento per un peculato ai danni della finanziaria regionale Finpiemonte.
Un Ferragosto instabile chiude un’estate segnata da ondate di caldo africano alternate a improvvisi nubifragi.… Leggi tutto
Negli ultimi anni, il panorama del gioco online in Italia ha subito una trasformazione significativa,… Leggi tutto
Napoli – Nel pittoresco mercato del borgo dei Vergini, cuore pulsante del Rione Sanità, c’è… Leggi tutto
Capri – Un intervento rapido e coordinato ha evitato il peggio ieri pomeriggio sulla spiaggia… Leggi tutto
Il Napoli non smette mai di scrutare il mercato alla ricerca di nuove promesse, e… Leggi tutto
Policastro Bussentino – Un grave incidente ha sconvolto questa mattina la variante alla Strada Statale… Leggi tutto