“Sulla anomala gestione amministrativa del Consorzio Idrico Terra di Lavoro avevo proceduto nel maggio del 2018 a redigere un esposto all’Autorità Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone perché avevo riscontrato diverse irregolarità, ed oggi anche se a distanza di molti mesi ho ricevuto la notifica dell’esito del procedimento di vigilanza da parte dell’ente che sta per emanare delle sanzioni nei confronti dei dirigenti del Consorzio” dichiara la senatrice casertana Vilma Moronese (M5S) presidente della commissione ambiente del Senato della Repubblica che poi aggiunge “Il Consorzio rientra nell’ambito delle amministrazioni pubbliche, e questa caratterisca fa si che anch’esso sia assoggettato alle leggi sulla trasparenza, su cui vige il controllo dell’ANAC. Tra le numerose mancanze, in materia di trasparenza, che avevo riscontrato vi era la totale assenza dei compensi degli organi direttivi, ma anche del personale dirigente e molto altro che è stato puntualmente da me segnalato nell’esposto.” continua Moronese “Quello che mi è stato comunicato dal Presidente dell’Anticorruzione il dott. Raffaele Cantone, è che il procedimento a seguito dell’esposto si è concluso ed il Consorzio si è adeguato ad alcuni obblighi di pubbilicazione, ma contemporaneamente l’ente ha avvitato una procedura sanzionatoria che potrebbe portare ad elevare multe fino a 10.000 euro per i dirigenti che hanno omesso le informazioni che invece la legge prevedeva fossero rese pubbliche”
Le norme sulla trasparenza furono riordinate con un decreto legislativo nel 2013 e poi ancora nel 2016, e proprio quest’ultime modifiche introdussero nuovi elementi affinché l’ANAC potesse irrogare le sanzioni in modo diretto, fu così modificato l’art. 47 del d.lgs n. 33/2013 “sanzioni per la violazione degli obblighi di trasparenza per casi specifici” e l’ente guidato da Raffaele Cantone, si diede apposito regolamento che prevede nella seconda parte le procedure per avviare le sanzioni.
“Tutti sanno che il MoVimento 5 Stelle è una forza politica che da sempre ha condotto e sempre condurrà battaglie sulla trasparenza, perché i cittadini devono poter accedere liberamente a tutte le informazioni degli enti pubblici, chi gestisce i loro soldi e la cosa pubblica deve sempre renderne conto. Per quanto riguarda il CITL, tutti sappiamo che è un consorzio a cui i Comuni casertani possono aderire liberamente, se si ritiene che non sia idoneo a compiere i suoi doveri i Comuni che vi hanno aderito possono uscirne così come sono entrati se ci restano vuol dire che vi trovano convenienza, noi saremo comunque sempre qui a vigilare e a denunciare ogni violazione, da chiunque verrà fatta” conclude Moronese.
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