Attualità

Mazzette per il rilascio della cittadinanza italiana: 6 arresti e 19 indagati

Condivid

E’ di sei arresti il bilancio dell’operazione della Polizia Postale e delle Comunicazioni che ha smantellato una organizzazione criminale dedita alla corruzione per il rilascio della cittadinanza italiana. Diciannove perquisizioni, nei confronti di complessivi 19 indagati. Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma e si sono concluse, di recente, con la firma dei primi decreti di revoca dello status di cittadino italiano da parte del Presidente della Repubblica su proposta del ministro dell’Interno, per i cittadini stranieri che avevano fruito del “sistema” criminale per acquisire lo status giuridico pur non avendone i requisiti. Le attività di analisi e di verifica informatica degli specialisti del Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (Cnaipic), tutt’ora in corso, riguarderebbero oltre 1.500 pratiche sospette per l’ottenimento della cittadinanza italiana, emerse nel corso delle indagini e contabilizzate in veri e propri ‘libri mastri’. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, per i reati di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, favoreggiamento, detenzione abusiva di codici di accesso a sistema informatico, accesso abusivo al sistema informatico SICITT del Dipartimento libertà civili ed immigrazione del Ministero dell’Interno, utilizzato per l’istruttoria relativa alle pratiche per la concessione della cittadinanza italiana a firma del Presidente della Repubblica. L’operazione, che prende il nome dal ‘Codice K10′ associato in automatico dal sistema informatico Sicitt per la gestione delle pratiche per la concessione della cittadinanza italiana, muove dalla denuncia presentata al Cnaipic dalla Direzione centrale per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze del Dipartimento libertà civili ed immigrazione, a seguito di rilevate, sospette anomalie informatiche. Le indagini, sviluppate dagli specialisti della Postale, hanno permesso l’individuazione di più gruppi criminali dediti alla vendita della cittadinanza italiana in grado, grazie alla presenza, in posizione di assoluto rilievo, di una dipendente del Dipartimento compiacente, capace di far superare con il diretto intervento sui sistemi informatici, anche gravi situazioni ostative alla concessione dello status di cittadino italiano (precedenti penali, reddito insufficiente, mancanza di residenza etc.). Attraverso analisi tecniche sul traffico dati generato dal sistema Sicitt, mesi di particolari intercettazioni telematiche e telefoniche, intercettazioni ambientali audiovisive, appostamenti ed indagini bancarie, è emerso che la dipendente del Dipartimento libertà civili ed immigrazione era al vertice del sistema criminale. La donna, assistente informatico D.S., è stata già condannata in abbreviato a 4 anni ed 8 mesi di reclusione oltre alla confisca di 49.000 euro, sequestrati quale parte dei proventi illeciti, all’ interdizione perpetua dai pubblici uffici e all’estinzione del rapporto d’impiego con la pubblica amministrazione. Tra gli stranieri che hanno utilizzato questa “scorciatoia” per ottenere la cittadinanza italiana emerge i in particolare si evidenzia la posizione di un egiziano, colpito da ordine di custodia cautelare in carcere, esercente un’attività di vendita al dettaglio di frutta presso il cui locale commerciale, come dimostrato dalle videoriprese colte nel corso di intercettazioni ambientali, aveva sede la vera e propria centrale operativa del gruppo, ove avveniva la raccolta delle ‘pratiche’ e del denaro corrisposto. Il prezzo dell’illecita trattazione variava a seconda del livello di problematiche da sanare, fino ad un costo superiore ai mille euro, ripartiti tra il gruppo in base al ruolo ricoperto nell’associazione. Nel corso delle diverse attività di perquisizione sono stati sequestrati tra l’altro 135.000 Euro in contanti provento delle attività di corruzione. Complessivamente oltre i 12 indagati parti attive nel “sistema” ed il marito della D.S. indagato per favoreggiamento reale, sono stati deferiti all’autorità giudiziariai altre sette persone per il reato di corruzione, tra i quali un avvocato del Foro Romano. 


Articolo pubblicato il giorno 20 Maggio 2019 - 08:01
Redazione

Siamo la redazione di Cronache della Campania. Sembra un account astratto ma possiamo assicurarvi che è sempre un umano a scrivere questi articoli, anzi più di uno ed è per questo usiamo questo account. Per conoscere la nostra Redazione visita la pagina "Redazione" sopra nel menù, o in fondo..Buona lettura!

Pubblicato da
Redazione

Ultime Notizie

Oroscopo di oggi 8 maggio 2025 segno per segno

Oroscopo di oggi, scopri cosa ti riservano le stelle oggi in amore, lavoro, salute e… Leggi tutto

8 Maggio 2025 - 06:42

La Cassazione “scagiona” imprenditore casertano: annullata condanna per appropriazione indebita

Roma - La Corte Suprema di Cassazione ha annullato senza rinvio la sentenza di condanna… Leggi tutto

7 Maggio 2025 - 22:00

Camorra, la madre di Gelsomina Verde minacciata durante il processo: “Farai la fine di tua figlia”

Napoli– "Mi ha detto che sarà il mio incubo e che farò la fine di… Leggi tutto

7 Maggio 2025 - 21:46

Conclave, prima fumata nera: oltre 45mila fedeli in piazza San Pietro

Città del Vaticano – È nera la prima fumata uscita dal comignolo della Cappella Sistina,… Leggi tutto

7 Maggio 2025 - 21:24

Napoli-Genoa, stop ai tifosi liguri: prefetto vieta la vendita dei biglietti

Niente trasferta per i tifosi del Genoa residenti in Liguria per la partita contro il… Leggi tutto

7 Maggio 2025 - 21:03

Napoli, Manfredi incontra la ristoratrice Nives Monda e la comunità palestinese

Napoli – Un incontro carico di significato politico e sociale si è tenuto oggi a… Leggi tutto

7 Maggio 2025 - 20:25