#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 6 Maggio 2025 - 21:37
16.6 C
Napoli
Superenalotto, tre “5” da oltre 47mila euro. Tutte le quote
Napoli, crollano calcinacci da un palazzo a Chiaia: ferita una...
Lotto e 10eLotto, i numeri vincenti di martedì 6 maggio...
Casoria, crolla parte del soffitto nella palestra del Liceo Gandhi
Pomigliano, Borrelli interroga i Ministri sul mancato reintegro del Comandante...
Benevento, tenta di truffare un’anziana: arrestato 20enne napoletano
Jabil Marcianise: quasi nessuna dimissione, lavoratori verso il passaggio a...
L’Europa condanna l’Italia per l’inquinamento delle fonderie Pisano a Salerno
Valle Caudina, assolto e scarcerato 40enne accusato di estorsione pluriaggravata
Costiera Amalfitana, turista Usa morta in mare: il marito chiede...
Alla Feltrinelli di piazza dei Martiri, un viaggio nel cuore...
Incidente tra Frecce Tricolori a Pantelleria: ferito un pilota
Fondazione Vassallo: Tutti i vincitori della V Edizione del Premio...
Cinema, un party stellare per i 18 anni dell’attrice napoletana...
Perle Rare, di e con Fabio Brescia il 10 maggio...
Rissa fuori dallo stadio San Nicola durante Bari-Pisa, tre arresti...
Maddaloni: agenti salvano donna dal tentativo di suicidio
Al Teatro Area Nord va in scena Strangers in the...
Bimbo di 8 mesi Intrappolato in auto al Centro Campania:...
La bacia mentre la rapina: 33enne napoletano accusato anche di...
Napoli, la corsa verso lo scudetto è a ostacoli: anche...
Hack & Blast² Infiamma lo Scontro tra 150 Cervelli Tech...
Truffa anziana a Trieste: arrestato 46enne di Casoria
Napoli, il prefetto Di Bari in piazza Dante: “Ascoltiamo i...
Villaricca, irruzione armata al bar: 37enne arrestato dopo inseguimento
Concorso Comune di Roma 2025 aperto ai diplomati: 808 posti...
Sanità, De Luca: “Fatto un miracolo sulle liste d’attesa, ritardi...
Rione Traiano, vedetta della piazza di spaccio minaccia gli agenti:...
Salerno, scandalo falsi certificati per OSS: 107 indagati, perquisizioni in...
Casavatore, terzo appuntamento della rassegna “Primavera con la Cultura casavatorese

Galluccio fu ucciso per errore a Tufino, ecco perchè 14 anni dopo è stato arrestato Mercogliano

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Tufino. Giovanni Galluccio fu ucciso per errore: a trarre in inganno i killer la sua auto una Mercedes rosso scuro, simile a quella di Antonio Guerriero, imprenditore edile vero bersaglio del clan Di Domenico che doveva soddisfare una richiesta della potente cosca dei Moccia di cui era gemmazione sul territorio. Giovanni Galluccio fu ucciso la sera 23 settembre 2005 nel piazzale davanti ai capannoni di una ditta in contrada Cesena a Tufino. Contro Galluccio, che non aveva nessun legame con la criminalità organizzata e non, furono esplosi 12 colpi calibro 9. Le indagini dei carabinieri di Nola tentarono subito di individuare un possibile movente per un esecuzione che aveva sicuramente una matrice camorristica, senza trovarne nessuno. Si pensò a uno scambio di persona, dato che in un’informativa del 4 settembre i carabinieri di Nola, grazie a intercettazioni, avevano capito che Guerriero aveva timore per la propria incolumità e aveva chiesto alla sua segretaria di non fornire informazioni sui suoi spostamenti e prendeva precauzioni per impedire l’accesso agli estranei nella sua azienda. Guerriero aveva appunto nella sua disponibilità un auto dello stesso tipo di quella di Galluccio anche se il colore era diverso. Le dichiarazioni dei boss Ciro e Marcello Di Domenico, a capo del gruppo familiare sul territorio nolano, hanno avvalorato la tesi dello scambio di persona ed hanno fornito agli inquirenti gli elementi decisivi per orientare in questa direzione le indagini, indagini che hanno portato poi alla custodia cautelare in carcere di Vincenzo Mercogliano. Proprio Macello di Domenico il 19 luglio 2011, a proposito di Galluccio, sottolineava come era morto per errore al posto di Guerriero, “cognato di Peppe Parma, che poteva costituire un pericolo per i Moccia dato che i Moccia avevano preso parte all’omicidio di un suo stretto amico”. Guerriero poi stava dando fastidio alle ditte ‘amiche’ del clan e e la sua morte era stata decretata proprio da Marcello Di Domenico, da Antonio Moccia e dai fratelli Russo, altro nome importante nella camorra nolana. Dopo la morte di Galluccio avendo compreso di essere il bersaglio mancato dell’agguato, Guerriero andò a fare affari nella zona di Avella. Stamane i carabinieri della Compagnia di Nola e del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti Vincenzo Mercogliano per concorso in omicidio aggravato dalla finalità di agevolare un’associazione di stampo mafioso e per reati in materia di porto d’armi.

Nella foto Marcello Di Domenico


Articolo pubblicato il giorno 21 Maggio 2019 - 22:39

ULTIM'ORA

Nessun articolo pubblicato oggi.


DALLA HOME

Cronache Podcast

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento