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“Forte e fragile, tenera e terribile”. Così il pubblico ministero Elena Guarino ha definito Daniela Tura De Marco nel corso della requisitoria tenuta, questa mattina, dinanzi ai giudici della Corte di Assise di Salerno. La ragazza è accusata di concorso morale nell’omicidio del padre avvenuto per mano dell’allora fidanzato Luca Gentile (già condannato in primo e secondo grado). Eugenio Tura de Marco fu ucciso nella sua abitazione del rione Fornelle, nel centro storico di Salerno, con una coltellata al fianco.
Durante la requisitoria il magistrato titolare dell’inchiesta ha ripercorso la vita di Daniela Tura De Marco, il suo doloroso vissuto fatto di abusi, maltrattamenti, violenze fisiche e sessuali poste in atto da coloro di cui maggiormente si fidava: i genitori. Esperienze negative che hanno profondamente segnato la ragazza che secondo il Pm avrebbe poi istigato in qualche modo Luca Gentile. A carico di Daniela Tura De Marco il pubblico ministero ha chiesto la condanna a 21 anni.
Gustavo Gentile
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