Dieci richieste di condanna per la corruzione di ufficiali dell’esercito in cambio di lavori. Questa la conclusione a cui è giunta il pubblico ministero Marina Mannu del tribunale di Santa Maria Capua Vetere al termine della sua requisitoria nell’ambito del processo, con abbreviato, celebrato dinanzi al gup Orazio Rossi, riguardante la seconda tranche dell’inchiesta sulle mazzette per i lavori nelle caserme.
Il pm ha chiesto 4 anni e 6 mesi per Raffaele Bisogno, capo ufficio Lavori; 4 anni per Renato Bastione; 6 anni per Aniello Palomba; 4 anni per Tommaso Vitale; 9 anni per Eugenio Cannarile; 4 anni per Luca Comparini; 4 anni per Massimo Morici; 4 anni per Carlo Barbagallo, ex socio di minoranza della Juvecaserta; 4 anni per Assunta Romano. Chiesta l’assoluzione per Bruno Pitta.
Hanno, invece, optato per il rito ordinario altri indagati tra cui l’imprenditore di Casal di Principe, trapiantato a Caserta, Franco Caprio.
Gustavo Gentile
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