Maiori. Hanno scelto il rito abbreviato condizionato all’acquisizione di diversa documentazione quattro persone, imputate per a vario titolo di falso in atto pubblico, circonvenzione d’incapace ed appropriazione indebita. Davanti al gup del tribunale di Salerno ci sono un medico di Maiori, un notaio di Angri e due testimoni (dipendenti dello studio notarile): il primo, in seguito all’atto notarile stilato alla presenza dei due testimoni, era stato nominato erede dei beni della donna.
Parti civili ammesse dal giudice le due nipoti della defunta, che sostengono di essere le uniche due eredi legittime. Ed è proprio l’eredità di due appartamenti a Maiori a fare da sfondo all’inchiesta. I due immobili sono stati sequestrati due anni fa dopo la denuncia delle due nipoti della donna, che secondo un certificato medico, risultava invalida per una encefalopatia vascolare con deterioramento cognitivo e motorio. Secondo l’impianto accusatorio, la donna non sarebbe stata in grado di fare testamento. Una circostanza ribadita anche da due notai, sentiti durante le indagini preliminari dalla Guardia di Finanza, che si rifiutarono di stilare l’atto dopo aver constatato l’impossibilità per l’anziana di prendere coscientemente visione degli atti.
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