Castellammare. Aveva in casa un piccolo museo archeologico fatto anche di pezzi unici trafugati nella zona stabiese e pompeiana. Si tratta di un insospettabile 59enne nullafacente scoperto e denunciato dagli uomini della Guardia di Finanza del gruppo di Torre Annunziata e della compagnia di Castellammare di Stabia, guidati dal colonnello Agostino Tortora e dal capitano Salvatore Della Corte. Le fiamme gialle hanno bussato a colpo sicuro alla sua porta nel centro di Castellammare con un mandato di perquisizione della Procura di Torre Annunziata. E qui vi hanno trovato un centinaio tra oggetti, monili, frammenti per lo più di epoca romana. Ma anche due piccole anforischi biansati d’impasto, provenienti dalla valle del Sarno, risalenti al VI secolo avanti Cristo. E poi ancora una moneta d’oro raffigurante l’ultimo imperatore romano Teodosio e risalente al terzo secolo dopo Cristo.E infine alcuni spadini di epoca altomedievale, Sui reperti archeologici recuperati, tutti in perfetto stato di conservazione, saranno effettuate le perizie da parte degli esperti della soprintendenza archeologica di Pompei per accertarne la provenienza.
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