Ha richiesto pagamenti di retribuzioni per prestazioni nella realtà mai avvenute. Si tratta di V. A. 26 anni, nato a Maddaloni, attualmente residente a Napoli, destinatario di un avviso di conclusione indagini emesso dal pubblico ministero Simona Macciò.
Nei suoi confronti la Procura astigiana ha ipotizzato le ipotesi di reato di tentata truffa aggravata in danno di ente pubblico, falsità materiale in certificati amministrativi, falsità materiale in autorizzazioni amministrative, falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, concorso in falso in atto pubblico determinato dal proprio inganno.
In sostanza avrebbe prodotto un falso diploma di qualifica professionale per operatore di servizi, attribuito a un istituto professionale di Salerno, scuola paritaria presso la quale l’indagato avrebbe sostenuto di essersi diplomato.
Con un falso attestato di servizio ha ottenuto l’inserimento nelle graduatorie, riuscendo a farsi assumere presso un istituto scolastico. Quando ha avanzato la richiesta di retribuzione è stato scoperto ed ora dovrà rispondere di diversi reati.
Giugliano – Un tentativo di furto in un cantiere edile è stato sventato all’alba di… Leggi tutto
Capri - Sicurezza prima di tutto. I Carabinieri della Compagnia di Sorrento e quelli della… Leggi tutto
Castellammare - Le luci della pubblica illuminazione accese anche in pieno giorno per le strade… Leggi tutto
Napoli - Notte di paura quella appena trascorsa in via Nuova del campo nel rione… Leggi tutto
Ercolano- Il pugno alzato, lo sguardo minaccioso e la famiglia costretta a restare immobile, in… Leggi tutto
Bacoli torna al centro del dibattito sulle concessioni balneari e sull’accesso libero al mare. Un… Leggi tutto