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Contrariamente a quanto affermato dall'EAV, i lavoratori hanno già da tempo accettato la proposta economica dell'azienda, e anche su questa, ripetiamo già accettata dai lavoratori, occorre precisare alcune cose. In una trattativa di II livello, come disposto dall'art. 6 del CCNL Autoferrotranvieri del 1997, eventuali aumenti retributivi devono essere totalmente finanziati con recuperi di produttività.
Si tratta, in buona sostanza, di soldi recuperati dai lavoratori stessi, di cui una parte viene utilizzata per il risanamento economico aziendale e una parte restituita ai lavoratori sotto forma di incentivo economico. Anche sulle cifre apparse sui quotidiani, su cui si è fatta molta demagogia, premesso che non sono proprio quelle reali (anche perché diffondere i "dati medi" non definisce precisamente la reale distribuzione delle cifre), occorre precisare che in ogni caso si tratta di cifre lorde, dalle quali va detratta oltre alla quota relativa alla tassazione, anche quella inerente agli oneri aziendali. In pratica da quella cifra il lavoratore ricava un netto pari a meno della metà. Inoltre tutti i miglioramenti economici sono stati concessi in fase transitoria, vale a dire valgono solo per gli addetti in servizio alla data di stipula dell'accordo. Quindi, per l'azienda non c'è un aggravio del costo del personale per il futuro.
Premesso che il Sindacato OR.S.A. ritiene che gli aspetti legati all'organizzazione del lavoro non condivisi dai lavoratori siano facilmente risolvibili, anche stralciandoli dall'accordo e prevedendone un approfondimento a parte e che alcune richieste riguardanti aspetti formali dell'inquadramento di due categorie di lavoratori dell'Area Circolazione, non comporterebbero alcun aggravio dei costi aziendali, probabilmente da parte della dirigenza dell'EAV non c'è la reale volontà di chiudere un accordo con la scrivente e che sia realmente accettato da tutti. Pertanto i lavoratori non possono certamente essere ritenuti responsabili dei disagi che gli utenti stanno vivendo in questi giorni.
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