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DANIELE GAGLIANONE è nato ad Ancona il 4 novembre 1966. Laureato in Storia e Critica del Cinema presso l’Università di Torino. Dai primi anni novanta collabora con l’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza. Ha girato cortometraggi di fiction e documentari, tra cui “La ferita” (1991), premiato al festival Cinema Giovani di Torino. Nel 2000 ha esordito nel lungometraggio con “I nostri anni”, selezionato alla Quinzaine di Cannes e nel 2004 “Nemmeno il destino”, ha vinto il Tiger Award a Rotterdam. Con “Rata neće biti!” (La guerra non ci sarà) ha vinto il premio speciale della giuria al Torino Film Festival e il David di Donatello come miglior documentario. Nel 2013 ha presentato “La mia classe” alle Giornate degli autori della Mostra di Venezia. Nel 2014 vince il premio Gli Occhiali di Gandhi al Torino Film Festival con il documentario “Qui”. Anche attivo in campo teatrale, con il gruppo ilBuioFuori (theOutsideDark). Nel 2014 è co-regista con Cristina Monti e Paolo Rapalino del documentario “Là suta. La nostra eredità nucleare in un triangolo d’acqua” circuitato in numerosi festival nazionali ed internazionali, ed, infine, è autore di “Una Stanza di Casa Mia - Val di Susa e Dintorni: una Conversazione con Luca Rastello” dedicato allo scrittore e giornalista prematuramente scomparso.
Sono almeno 10.000 le persone in Italia, in prevalenza richiedenti asilo e rifugiati, che vivono senza un tetto, cibo sufficiente e un adeguato accesso alle cure mediche, come denunciato da MSF nel rapporto “Fuori campo”, frutto di un lavoro di monitoraggio compiuto nel 2016 e nel 2017 in circa 50 insediamenti informali in tutta Italia. MSF lavora in Italia dal 2002 con diversi progetti di assistenza sanitaria e psicologica a migranti, rifugiati e richiedenti asilo.
“Dove bisogna stare” è stato realizzato con il sostegno di Medici Senza Frontiere e Piemonte Doc Film Fund - fondo regionale per il documentario - Piemonte Film Commission.
AstraDoc proseguirà con importanti appuntamenti: Il 5 aprile serata con il Trieste Film Festival Tour e la proiezione di due film straordinari, presentati dal Direttore Artistico del TFF Fabrizio Grosoli, MY HOME IN LIBYA della giovane Martina Melilli, vincitrice del Premio “Corso Salani”, che sarà in sala per incontrare il pubblico, e l’ultima lucida opera, DONBASS, del regista Sergej Loznitsa, sul tragico conflitto in Ucraina. Il 12 aprile arriva la prima napoletana di un incredibile documentario “GENESIS 2.0” di Christian Frei e Maxim Arbugaev, un film sconvolgente che ha fatto incetta di premi nei maggiori festival di cinema del mondo e che esplora le frontiere della genetica partendo dalla caccia alle zanne di mammut in Siberia; ancora il 19 aprile con il film FRIEDKIN UNCUT di Francesco Zippel, in lizza nella cinquina del David di Donatello 2019 come Miglior Documentario, tutto sulla figura del grande maestro di cinema americano William Friedkin.
Il regista Daniele Gaglianone presenta 'Dove bisogna stare' ad Astradoc per una serata con Medici senza frontiere
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