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Il tema, di primario interesse per i lavoratori precari del “pianeta sanità” ma anche e soprattutto per la qualità dell’offerta che si fornisce all’utenza nel rispetto dei livelli essenziali di assistenza, ha avuto immediato riscontro con l'interpellanza dei Deputati: Sportiello, D'Arrando, Baroni, Bologna, Guidolin, Lapia, Lorefece, Mammi', Menga, Nappi, Nesci, Provenza, Sapia, Sarli, Trizzino, Troiano, Volpi. Il Ministro ha prontamente argomentato richiamando le previsioni della legge n. 208/2015 (legge di stabilità 2016) ed il piano straordinario di assunzioni nel Servizio Sanitario Nazionale, in parte riservate ai lavoratori precari. La normativa prevedeva, allo scopo di assicurare che tali assunzioni straordinarie tenessero conto dei reali fabbisogni degli Enti del Servizio Sanitario Nazionale, che le Regioni dovessero presentare un apposito piano dei fabbisogni, da sottoporre alle valutazioni dei Tavoli di verifica degli adempimenti e di monitoraggio. Per ciò che attiene la Regione Campania, nella riunione del tavolo tecnico di verifica in data 17 dicembre 2018, appositamente convocata per adempiere alle valutazioni del piano presentato, si è ritenuto che le richieste di assunzioni nuove o derivanti da potenziali stabilizzazioni possono essere accolte rispetto al personale OSS a tempo indeterminato presente al 31 dicembre 2016, tenendo conto anche delle cessazioni intervenute nell'anno 2017, per un massimo di 1.537 unità. Ne è conseguito che il tavolo tecnico ha espressamente chiesto alla Regione (alla struttura commissariale) di tener conto, in tali procedure di assunzione, dei servizi similari resi nell'ambito delle cooperative e di fornire elementi informativi al riguardo. Ora la palla passa alla Regione Campania, che dovrà porre in essere le attività finalizzate all'effettiva assunzione del personale in parola atteso che non residuano ostacoli di sorta.





