“Il Comune di Pompei deve rendere note le modalita’ con cui negli anni passati sono stati gestiti i beni immobili della societa’ Aspide che ora sta mettendo in liquidazione cessandone le attivita’ utili per i meno abbienti”. Cosi’ la senatrice pompeiana del M5S Virginia La Mura. Il riferimento e’ alla recente deliberazione della giunta comunale che prevede la cessazione delle attivita’ della societa’ Aspide (di esclusiva proprieta’ del Comune) che gestisce la casa di riposo per anziani “Carmine Borrelli”. La societa’ ha la finalita’ di gestire i beni immobili lasciati in eredita’ da una famiglia locale con la finalita’ di gestire una casa di riposo per anziani in situazioni di disagio economico. “Una grande occasione mancata – ha continuato La Mura – per offrire un servizio gratuito ai cittadini meno fortunati e che si e’ rivelato l’ennesimo fallimento della gestione pubblica. Una malagestione che non riguarda ovviamente l’attuale amministrazione in quanto la situazione finanziaria e’ il frutto di anni e anni di carenze. Va pero’ ora urgentemente capito perche’ la societa’ Aspide ha raggiunto un tale indebitamento, come sono state gestite le proprieta’ e le rendite da esse derivanti, a chi sono state date in uso e secondo quali criteri”.
“Dobbiamo scandagliare tutti i bilanci, far emergere la gestione anomala che il Comune ha messo in atto in tutti questi anni, perche’ ci sono innanzitutto 44 anziani che dovranno essere trasferiti, con conseguente stress psicofisico, e 15 dipendenti licenziati che ora il Comune dovra’ in qualche modo prendere in carico. Si faccia chiarezza e che emergano una volta per tutte le responsabilita’ di chi ha tradito ancora i cittadini e le volonta’ di chi, con un generoso lascito, voleva aiutare la collettivita'”. Gli attivisti del M5S di Pompei da tempo si sono attivati, anche attraverso la consulenza di una psicologa, per avviare presso la suddetta casa di riposo per anziani un progetto di asili nido; un esperienza intergenerazionale che ha riscontrato positivi e interessanti risultati sia per i bambini che per gli anziani. Un modello sociale vincente che, con la chiusura della casa di riposo comunale, risulterebbe molto difficile continuare a promuovere. “Come evidente sono tante le aspettative che vengono a cadere con la chiusura della societa’ e quindi della casa per anziani, e se i responsabili dovranno essere individuati, speriamo anche che si possa e si riesca ancora a fare qualcosa” ha concluso La Mura.
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