Passeggiata sotto e ‘ncoppa per San Gregorio. Domenica 24 febbraio

SULLO STESSO ARGOMENTO

L’Associazione culturale “La Campania sotto e ‘ncoppa” presenta, domenica 24 febbraio, “PASSEGGIATA SOTTO E ‘NCOPPA PER SAN GREGORIO ARMENO”.
San Gregorio Armeno è notoriamente la via dei presepi, ma non solo. E’ una delle strade più note di Napoli e del suo centro storico, che dal 1997 è riconosciuto tra i beni Patrimonio dell’Unesco. Ma questo lungo cardo, dell’antico impianto urbano greco-romano, non è solo pastori ed immagini di cultura e folklore popolare, ma è anche ricco di storia ed arte. La chiesa di San Gregorio Armeno, che affaccia su questo tracciato, ed il suo incantevole chiostro ne sono un esempio eclatante. Così “La Campania Sotto e ‘ncoppa” ha deciso di portarvi qui per renderci conto di quanto questa città conservi e nasconda: lungo il vicolo conosceremo Napoli tramite aneddoti, episodi storici e rimarremo poi incantati nell’ammirare la bellezza della chiesa e del chiostro.
La prenotazione è obbligatoria (Grazia: 3926667357, Libero: 3337717054). Il contributo associativo (comprensivo di degustazione enogastronomica) è di 10 euro per gli adulti e 5 euro per i bambini (uder 10). L’appuntamento è per domenica 24 febbraio alle ore 10 a piazza San Domenico Maggiore. La visita sarà a cura di guide turistiche abilitate.




LEGGI ANCHE

Carcere di Poggioreale: protesta dei detenuti del reparto Avellino

50 detenuti del reparto Avellino del carcere di Poggioreale hanno protestato battendo oggetti contro i cancelli di sbarramento dalle prime ore del mattino fino alle ore 15:00 di oggi. I detenuti contestavano la circolare DAP che disciplina la consegna di generi alimentari e indumenti da parte dei familiari (15 kg di indumenti e 5 kg di generi alimentari). Con arroganza, hanno preteso di parlare con il direttore minacciando ulteriori proteste. Grazie all'interlocuzione dell'unico agente rimasto chiuso...

Il clan dei telefonini in carcere. Il pentito: “Entravano nascosti nelle ruote delle sedie a rotelle dei familiari”

L'ingegno dei detenuti e dei loro familiari complici per entrare in carcere tutto quello che di illegale non conosce limite ne ostacoli. "Noi facevamo entrare i telefonini anche attraverso un detenuto di Marcianise di cui non ricordo il nome ma solo il soprannome plusiello, questa persona faceva entrare i telefonini utilizzando la sedia a rotelle di un familiare che veniva a trovarlo in carcere, in quanto le sedie a rotelle non vengono perquisite al momento...

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE