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Accolte, dunque, le richieste del pm della dda Luigi Landolfi. E’ stato dimostrato che Alberico, nonostante la residenza in località protetta a Voghera, dopo il pentimento di Belforte, si recava a Marcianise per estorcere denaro ai titolari di due ditte di onoranze funebri. La minaccia consisteva nel prospettare ai due imprenditori che il boss pentito avrebbe fatto il loro nome.
Gustavo Gentile





