“Un detenuto del carcere di Terni, in carcere per vari furti e rapine, era in permesso fuori dal carcere quando è stato trovato ubriaco in una piazza di Terni. Ricondotto in carcere, l’uomo accusava un malore e veniva trasportato al pronto soccorso e successivamente ricoverato presso il Reparto detentivo dove, dopo una notte turbolenta si è impiccato nel bagno della stanza”,spiega Fabrizio Bonino, segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. “Solo la prontezza e la professionalità dei nostri poliziotti penitenziari hanno evitato il peggio. Ubicato alla Sezione detentiva "Media sicurezza", l’uomo godeva della fiducia di chi lo considerava un "detenuto modello": lavorava, partecipava a varie attività e fruiva di permessi, nonostante non fosse nuovo a comportamenti "fuori dalle righe". Bravi ancora una volta i nostri colleghi che, nonostante il continuo clima di tensione in cui operano ogni giorno, tra aggressioni e turni massacranti, dimostrano di fare un lavoro tanto difficile col massimo della professionalità”.
Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, il primo e più rappresentativo della Categoria, esprime solidarietà ed ha parole di apprezzamento per la professionalità, il coraggio e lo spirito di servizio dimostrati dai poliziotti penitenziari di Terni: “E’ solamente grazie a loro, agli eroi silenziosi del quotidiano con il Basco Azzurro a cui va il ringraziamento del SAPPE per quello che fanno ogni giorno, se le carceri reggono alle costanti criticità penitenziarie.Potrebbe interessarti
“Negli ultimi 20 anni le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno sventato, nelle carceri del Paese, più di 21mila tentati suicidi ed impedito che quasi 160mila atti di autolesionismo potessero avere nefaste conseguenze”,sottolinea ancora Capece.






