Un giorno “importante ma anche un po’ triste” per Massimo Osanna, direttore generale del Parco archeologico di Pompei che oggi conclude il suo mandato. Lo fa, e di questo si dice “molto contento”, riaprendo al pubblico la Schola Armaturarum, l’edificio che con il suo crollo nel 2010 segnò uno dei momenti più bassi nella gestione, manutenzione e fruizione degli scavi archeologici di Pompei. “Sono ottimista, torno all’Università soddisfatto del lavoro che ho fatto”, spiega Osanna annunciando al contempo di aver partecipato al nuovo bando “perché vorrei chiudere un altro triennio di lavoro. Una volta risolti i problemi e la situazione disastrosa che c’era nel 2014, oggi a Pompei si può fare manutenzione programmata. Vorrei dedicarmi a questo e alla fruizione: gli ingressi non sono più adeguati alla nuova sollecitazione dei turisti che sono aumentati a 3,7 milioni, bisogna risistemare i depositi, mi piacerebbe farlo scavo di via dei Sepolcri a Torre Annunziata. C’è tanto da fare – conclude Osanna – e mi piacerebbe continuare quello che ho iniziato”.
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