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Lo spettacolo “L’ombra della sera” si ispira alla vita e all’opera di Alberto Giacometti, uno degli artisti più rappresentativi dell’anima del ‘900. "Il titolo – scrive il regista nelle note - vuole evocare quel particolare momento in cui, quando scende il crepuscolo, l’artista toglie gli occhiali, spegne la luce ed esce per addentrarsi tra le ombre che abitano il quartiere. Rimane solo l’atelier, vuoto, tutto si muove appena, continuamente si trasforma in una lentezza verticale. - In quell’atelier un uomo muore lentamente, si consuma sotto i nostri occhi, si trasforma in divinità femminili -".
L’opera si crea a partire da a un punto di vista femminile ispirato alle tre donne della sua vita: la madre Annetta, la moglie Annette e la prostituta Caroline. Un racconto che non vuole essere una ricostruzione della sua vita o del lavoro e che perciò non desidera darne un’interpretazione o un giudizio. “Il tentativo – scrive Serra - è dare corpo a quelle umanità che tanto fortemente emergono dalle sue opere, quei volti e quei corpi che plasmava o tratteggiava sul bordo di un giornale e che incontrava per strada, al caffè, nelle peregrinazioni notturne o tra le persone a lui più vicine. Corpi e volti in cui possiamo ritrovarci e riconoscerci”.
Prossimo appuntamento al Nostos Teatro: domenica 3 febbraio alle 19.00 “Le supplici”da Eschilo, ideazione e adattamento Giuliano Casaburi, regia Giuliano Casaburi e Antonio Granatina, compagnia Koros.
Info e Prenotazioni: info@nostosteatro.it - 081 19 169 357 - 389 24 714 39





