Un appartenente alla camorra sparò a bruciapelo nella schiena di Nicola Barbato, poliziotto impegnato contro le estorsioni ai commercianti in servizio di appostamento antiestorsione nei pressi della fermata della Cumana a Fuorigrotta, a Napoli. Era il 24 settembre 2015. L’agente, originario dell’Agro Aversano, ora è su una sedia a rotelle perché ha gravi e permanenti problemi di salute. Però Nicola non ha perso mai il sorriso. Tra Barbato e la famiglia della Polizia quel legame non si è mai rotto neanche dopo quella tragica notte perché i suoi figli Giovanna e Luigi 1/2 hanno intrapreso la strada del padre: diventare poliziotti. Ora questi due ragazzi hanno frequentato il corso e hanno giurato fedeltà alla Repubblica insieme ad altri che hanno storie simili alle spalle. Nicola rientra tra le vittime del dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata e per i congiunti c’è la possibilità di arruolarsi con un iter diverso da quello dei concorsi.
Gustavo Gentile
Roma – Luciano Buonfiglio è il nuovo presidente del CONI per il quadriennio 2025-2028. L’ex… Leggi tutto
Un’ondata di calore senza precedenti sta colpendo l’Italia, con temperature in forte rialzo. Oggi e… Leggi tutto
Le tende da sole sono ormai diventate un elemento sempre più comune nelle abitazioni, poiché… Leggi tutto
Le piante da appartamento portano bellezza, freschezza e benessere negli ambienti interni, ma per mantenerle… Leggi tutto
Lo ha vissuto come un sogno, uno di quelli che ti scuotono l’anima ma di… Leggi tutto
Ha solo 19 anni ma gioca, lotta e parla come un veterano. Lo stabiese Pio… Leggi tutto