La storica festa che apriva l’anno agrario torna a vivere in Campania.Potrebbe interessarti
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“Abbiamo immaginato un percorso di eccellenze – spiega Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania – che restituisca ai giovani il senso di una tradizione di grande valore, non solo per l’agricoltura. La Fiera di San Martino era un’occasione di confronto, un momento di sintesi di una comunità che ruotava intorno all’economia agricola. I cambiamenti e i vincoli burocratici hanno finito per farla scomparire o per trasformarla in un evento diverso. Crediamo che l’inversione di tendenza in agricoltura, con un forte ritorno dei giovani e con il nuovo ruolo che la produzione del cibo ha acquisito nella società, abbia bisogno di essere accompagnata dal recupero delle tradizioni, anche se con un approccio nuovo e moderno”.
La Fiera di San Martino cade in occasione della festa del Santo, l’11 novembre. San Martino, vescovo di Tours nel IV secolo, è uno dei santi più celebri fin dal Medioevo perché a lui sono connessi tanti detti, proverbi, riti, usanze e tradizioni gastronomiche in molti luoghi dell’Europa. La leggenda vuole che il santo in una notte d’inverno incontrò un povero viandante che soffriva il freddo, e non avendo denaro da dargli, tagliò a metà il proprio mantello affinché il mendicante avesse qualcosa con cui coprirsi. San Martino divenne ancora più popolare per la collocazione della sua festa nel calendario che coincideva con la fine delle celebrazioni del Capodanno dei Celti, il “Samuin”, che cadeva proprio nei primi dieci giorni di novembre. Quella festa pagana era ancora viva nell’VIII secolo e siccome Martino fu fin dal primo medioevo il santo più popolare d’Occidente, la Chiesa pensò bene di cristianizzare i festeggiamenti celtici trasferendo molte delle sue usanze nella festività del celebre vescovo di Tours. Perciò la festa di San Martino divenne in gran parte dell’Europa una sorta di capodanno. Ma in questi giorni si fa festa anche con il vino novello, da cui il detto “per San Martino ogni mosto è vino”. La tradizione popolare definisce la ricorrenza di San Martino come la “festa dei cornuti”, definizione originata con ogni probabilità proprio alla fiera, che aveva tra i protagonisti principali gli animali con le corna, ma poi traslata ai tradimenti coniugali.
Gustavo Gentile






