Runners cross the Verrazano-Narrows Bridge during the New York City Marathon in New York, November 3, 2013. REUTERS/Lucas Jackson (UNITED STATES - Tags: SPORT ATHLETICS) Picture Supplied by Action Images
Oltre la meta’ degli italiani non pratica attivita’ sportiva e tra chi lo fa il 26% si dedica allo sport meno di tre volte a settimana. E’ uno dei dati che emerge dalla ricerca Ipsos su sesso, alimentazione, sport e lavoro, che e’ stata illustrata a NAPOLI nel corso della giornata internazionale dell’uomo, organizzata dalla Fondazione Pro per la giornata internazionale dell’uomo. Il 51% degli italiani non fa alcuno sport e la percentuale massima di chi non pratica alcuna attivita’ sportiva si raggiunge fra chi ha licenza media o titolo inferiore (61% rispetto alla media del 51%), mentre la percentuale piu’ alta tra chi fa sport piu’ di tre volte a settimana e’ fra chi ha la laurea (29% rispetto alla media del 23 per cento), a dimostrazione che non e’ lo sport a distrarre dallo studio, anzi. Palestra (36%), corsa (27%) e calcio (25%) sono di gran lunga le attivita’ sportive piu’ praticate, davanti a nuoto (14%), ciclismo (11%), tennis (8%) e altri sport. Sull’alimentazione degli italiani, la ricerca evidenzia come il 26% degli intervistati rientra nei canoni di chi e’ molto attento alla propria alimentazione, assumendo con un certo rigore frutta e verdura (tutti i giorni), alternando il consumo di pesce e carne, limitando al minimo il consumo di snack e cibo da fast food. La regina della tavola italiana si conferma la pasta che viene consumata quotidianamente dal 68% degli intervistati. L’80% dei giovani tra i 16 e i 24 anni e l’85% dei pensionati mangiano pasta tutti i giorni, il 75% di tali consumatori abituali risiede al Centro e nel 70% dei casi e’ diplomato. Dalla ricerca emerge anche una categoria di lavoratori che ha comportamenti e abitudini poco consigliabili e che corrisponde ai cosiddetti “sedentari volontari”, ovvero coloro che restano seduti anche se fanno pause durante il lavoro. Rappresentano il 22% dei lavoratori intervistati e hanno un profilo che assomma diversi aspetti critici: oltre a non muoversi dalla propria postazione, sono uomini poco attenti all’alimentazione e all’assunzione di acqua nel corso della giornata e sono poco soddisfatti della vita sentimentale. Piu’ spesso si tratta di lavoratori autonomi.
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