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Una vicenda finita in un buco nell’acqua perché, come evidenziato in una nota di febbraio dell’ufficio tributi in risposta alla Credentino, “gli atti e la documentazione richiesta sono nella disponibilità del concessionario Publiservizi”. Una risposta che non è andata giù alla consigliera di opposizione, dato che funzionario e uffici “sembrano ignorare persino lo stato dei pagamenti del tributo Tari da parte degli enti che occupano gli spazi della Reggia di Caserta”.
Per questo nei giorni scorsi è stata protocollata l’interrogazione al sindaco Marino, per portare in Consiglio una vicenda che merita spiegazioni. Possono godere di esenzioni infatti solo gli enti non profit culturali o non commerciali, previa dichiarazione al Comune, ma secondo la Credentino la Reggia “è gestita in autonomia finanziaria da un Consiglio di Amministrazione, cosa che la rende assai lontana da qualsiasi forma di ente non-profit”.
Gustavo Gentile