Attualità
Il procuratore generale di Milano: ‘Corona non rispetta le regole, torni in carcere’
Fabrizio Corona deve tornare in carcere perché ha violato in più occasioni le regole dell’affidamento terapeutico in prova. E’ la richiesta formulata dalla rappresentante della procura generale, Nunzia Gatto, durante l’udienza, celebrata a porte chiuse, durata oltre 4 ore davanti ai giudici della Sorveglianza di Milano che si sono riservati di prendere una decisione nei prossimi giorni. A rappresentare in aula Corona è stata l’avvocato Antonella Calcaterra. Da quanto emerge, per la Procura generale a Corona non può essere concesso l’affidamento terapeutico definitivo, come chiesto dalla difesa, e gli va revocato quello provvisorio a partire da febbraio e, dunque, dovrebbe scontare gli ultimi 9 mesi in carcere. La rappresentante dell’accusa ha elencato le violazioni delle prescrizioni che l’ex fotografo dei vip avrebbe compiuto dopo l’udienza del giugno scorso, quando i giudici decisero di prendere tempo prima di decidere sull’affidamento fissando la nuova udienza di oggi. Dall’uso dei social, alla partecipazione al ‘Gf Vip’ con tanto di lite con la conduttrice Ilary Blasi, sono queste alcune delle ‘accuse’ che potrebbero costare caro a Corona.

Cronaca Nera
Ex pentito di Salerno ucciso ad Ascoli: fermato anche un 17enne
Il minore è il nipote Petre Lambru, il rumeno di 57 anni arrestato venerdi’ notte ad Ascoli Piceno con l’accusa di aver ucciso Franco Lettieri,

Ex pentito di Salerno ucciso ad Ascoli: fermato anche un 17enne.
La Procura per i Minori di Ancona ha indagato per omicidio volontario il nipote 17enne di Petre Lambru, il rumeno di 57 anni arrestato venerdi’ notte ad Ascoli Piceno con l’accusa di aver ucciso Franco Lettieri, 56enne salernitano, ex pentito di camorra che risiedeva nella citta’ marchigiana. Il reato di concorso in omicidio volontario e’ contestato ora allo zio (dalla Procura di Ascoli) e al nipote per il quale la magistratura ha disposto il fermo. L’uccisione del 56enne, secondo le prime indagini, non sarebbe dunque connesso al suo passato di collaboratore di giustizia.
Il 17enne, con il quale il 56enne avrebbe avuto un litigio prima di essere ucciso, si e’ presentato stamattina presso la caserma del comando provinciale dei carabinieri di Ascoli e ha fatto dichiarazioni importanti riguardo A quanto accaduto la sera di venerdi’ 15 gennaio nel centro storico di Ascoli. Al termine il ragazzo e’ stato trasferito in una casa protetta. Domani mattina e’ intanto in programma l’udienza di convalida dell’arresto di Petre Lambru che nega ad aver materialmente compiuto lui l’omicidio di Lettieri. Proprio la vittima, prima di morire, ha telefonato al 112 rivelando chi lo aveva accoltellato.
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