Dal carcere duro nel penitenziario di Bancali, in provincia di Sassari, alla libertà piena. È stato questo il percorso di Filippo Capaldo, nipote prediletto dello zio Michele Zagaria. La Corte d’Appello ha accolto l’istanza presentata dai difensori, gli avvocati Nando Letizia e Giuseppe Stellato, ed ha riconosciuto la continuazione tra due condanne per camorra oltre al beneficio della ‘fungibilità’ della pena, con lo scomputo di un periodo di 20 mesi di detenzione sofferti ingiustamente, per fatti dai quali venne assolto. Per questo motivo i giudici della seconda sezione della Corte Partenopea hanno ridotto la pena nei confronti di Capaldo di 4 anni consentendogli, in questo modo, di lasciare il carcere per aver già espiato la condanna. Capaldo è tornato in libertà in serata.
Gustavo Gentile
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