I lavoratori della CUB a livello nazionale hanno effettuato un presidio davanti alle prefetture per dire no al decreto Salvini.Potrebbe interessarti
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Il decreto, con l’art 23: Reintroduce il reato di blocco stradale (compresa l’ostruzione o l’ingombro dei binari) oggi sanzionato solo con multa; a regime sarà punibile con pene da 1 a 6 anni di carcere più multa da 206 fino a 2.064 €.
Con l’art 30: Sanziona l’occupazione di case, aziende, terreni con la pena di reclusione da 1 a 3 anni e con la multa da 103 a 1.032 €.
Il decreto estende anche l’uso del Taser (la pistola a impulsi elettrici) anche ai vigili urbani di città superiori ai 100.000 abitanti.
E’ chiaro l’intento di disarmare chi lotta e di limitare e colpire manifestazioni, cortei e presidi a fronte di conflitto sociale crescente, reso manifesto anche dallo sciopero del 26 ottobre. La presa di vigore delle mobilitazioni- conclude la nota- rappresenta un incubo per chi ha imposto austerità, precarietà nel lavoro e nel reddito e si attrezzano per contrastare conflitto e rivendicazioni. Gli incubi dei lavoratori sono altri e si chiamano: sicurezza di reddito, di welfare, di lavoro e sul lavoro; occorre ristabilire regole di convivenza democratica nel paese cancellando il decreto oscurantista che maschera politiche razziste e repressive con le vesti della sicurezza. Sul diritto dei lavoratori e dei cittadini di manifestare, protestare e lottare per rivendicare propri diritti si misura la democrazia e il livello di libertà del paese!".
Anche a Napoli i Cub in piazza contro il decreto 'Sicurezza' Salvini
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