I finanzieri del comando provinciale di Avellino, a seguito di articolate indagini coordinate dai magistrati della procura della repubblica di Benevento, hanno concluso gli accertamenti su due società irpine che avrebbero compensato crediti tributari inesistenti.Potrebbe interessarti
− la società “x”, fautore della truffa, si rivolgeva alle società “a”, “b”, “c”, “d”, “e”, “f”, etc… accollandosi i loro debiti tributari (per importi anche superiori a 100.000 euro), a fronte del pagamento di una somma irrisoria rispetto al debito; − la società “x”, anziché versare all’erario le somme dovute, compensava i singoli debiti con crediti tributari inesistenti, appositamente creati solo “contabilmente”, al fine di estinguere formalmente quanto dovuto. Le indagini svolte hanno consentito di accertare che le società originariamente debitrici non avevano stipulato alcun contratto per l’accollo, limitandosi a meri accordi verbali. Pertanto sono in corso le azioni di recupero anche nei loro confronti, in quanto “obbligati in solido” nei confronti dell’erario. Le somme indebitamente compensate, dal 2009 al 2016, ammontano a ben 3.197.674,63 euro. Sono al vaglio della magistratura le responsabilità penali da parte di tutti i soggetti coinvolti.
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