#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
#VERITA' PER ANGELO VASSALLO
ULTIMO AGGIORNAMENTO : 7 Maggio 2025 - 22:00
16.7 C
Napoli
La Cassazione “scagiona” imprenditore casertano: annullata condanna per appropriazione indebita
Camorra, la madre di Gelsomina Verde minacciata durante il processo:...
Conclave, prima fumata nera: oltre 45mila fedeli in piazza San...
Napoli-Genoa, stop ai tifosi liguri: prefetto vieta la vendita dei...
Napoli, Manfredi incontra la ristoratrice Nives Monda e la comunità...
Incidente sulla A1 in direzione Napoli: un morto e un...
In Campania, 14 tesori immobiliari statali pronti per la valorizzazione
Serena Rossi incontra gli studenti al Metropolitan per “Il treno...
Alba nigra – opere di Alessandro Borrelli: vernissage il 31...
Caserta, si finge rider ma spaccia droga: arrestato 37enne
Rogo a Barra: Arpac segnala livelli di diossine e PM10...
Arzano, al clan della 167 bastava farsi vedere e i...
Biagio Izzo al Teatro Troisi con EsseOEsse: risate e riflessioni...
Pompei, truffa 7mila euro ad anziana: arrestato il “finto nipote”
Ischia Film Festival, a Christopher Nolan il Foreign Award
Capua celebra Angelo Scalzone, il genio del tiro che fece...
Il Giro d’Italia torna a Napoli, Manfredi: “In futuro lavoriamo...
I Carabinieri del TPC Napoli: “Nel 2024 recuperati 24.955 beni...
Lautaro Martinez ora per i bookie è da Pallone d’Oro:...
Rapinatore seriale ventenne arrestato dai Carabinieri a Boscotrecase
Arzano, atti persecutori nei confronti della moglie: Aruta sceglie il...
Rissa nella movida di Angri, 6 giovani sottoposti a misura...
Castellammare, oltre 70 anni di carcere al clan di Moscarella
Opportunità di lavoro in Parlamento: 80 posti disponibili tra Senato...
Napoli: maxi-controllo sui veicoli elettrici, 11 bici sequestrate e 49...
Scampia: tentano una truffa e aggrediscono gli agenti: arrestati due...
Salerno, lite familiare per eredità degenera in rissa: feriti due...
Ponticelli, tentano “cavallo di ritorno”: arrestati due giovani napoletani
Caivano, blitz al Parco Verde: Carabinieri arrestano due pusher e...
Casal di Principe epicentro di un sistema di riciclaggio da...

Salerno, il marito voleva costringerla ad abbandonare il neonato: ‘salvata’ dalla casa famiglia

facebook

SULLO STESSO ARGOMENTO

Ascolta questo articolo ora...
Caricamento in corso...

Salerno. Si è conclusa con un lieto finale la storia di una giovane donna incinta e massacrata di botte dal marito. E’ stata salvata dall’associazione Progetto famiglia affido di Salerno, nata nel 2012 proprio per supportare le famiglie in evidente stato di difficoltà. La giovane donna era scappata con l’altra figlia per poi essere raggiunta dal marito che non soltanto la convince a tornare a casa ma anche di abbandonare il neonato in ospedale dopo il parto. Lei non è d’accordo, vuole tenere il bambino ma le disastrose condizioni economiche in cui versa e, trovandosi completamente in balia di un marito padrone, firma per partorire in anonimato e rinunciare a suo figlio. Qui, per fortuna, interviene l’associazione che, lavorando di concerto con il tribunale per i minori e i servizi sociali, ha adottato la madre e i suoi bambini riuscendo a tenerli insieme anche quando i servizi sociali, considerate le condizioni ecoomiche della donna, volevano dare in affido entrambi i suoi figli.
La presidente dell’associazione, Rosanna Amoruso, da volontaria ha seguito l’intera vicenda, accompagnando la donna in sala parto, facendo da garante con i servizi sociali e occupandosi in prima persona di quella famiglia monogenitoriale riuscendo a trovare un lavoro stabile alla madre e assicurando un’istruzione ai due bambini di cinque e di tre anni, oggi, sono sereni e continuano ad essere supportati dall’associazione che si occupa di accompagnarli a scuola e di dargli assistenza quando sono malati e la madre è al lavoro. 
“Quando ho conosciuto quella giovane donna – ha raccontato Rosanna Amoruso all’edizione di Salerno del quotidiano Il Mattino – era in avanzato stato di gravidanza e non aveva mai fatto nemmeno un controllo medico. Avevo capito subito che voleva tenere il bambino e, insieme alle altre volontarie dell’associazione, ci siamo date da fare affinché facesse tutte le visite necessarie. Quando però il marito l’ha raggiunta, lei convinta di non farcela da sola, ha ceduto e ha firmato per partorire al Ruggi in anonimato e rinunciare al bambino. Mi ha chiamata di notte, si erano rotte le acque, era terrorizzata e non sapeva cosa fare. Sono andata a prenderla con altre due volontarie e l’abbiamo accompagnata in ospedale. Alle sei del mattino siamo entrate in sala parto; quando il piccolo è nato, la sua mamma aveva cambiato idea: non lo avrebbe mai abbandonato. Abbiamo convinto il padre del bambino a riconoscere il figlio che, oggi, come la sorellina porta il suo cognome. Nei mesi successivi i servizi sociali monitoravano costantemente la situazione e non c’è voluto molto a capire che il papà dei bambini non era cambiato e che la vita per quella donna ed i suoi figli era un inferno. È stato allontanato e, lei, si è trovata di nuovo da sola: senza un soldo, senza un lavoro, senza nessuno a parte noi. Per i bambini presto sarebbero partite le procedure per l’affido, così siamo nuovamente intervenuti con l’associazione e abbiamo fatto partire collette per tutto il necessario per il bambino, dando vita ad una vera e propria gara di solidarietà. Siamo riusciti anche a trovarle un lavoro che, assicurandole una busta paga dignitosa”.


Articolo pubblicato il giorno 25 Ottobre 2018 - 09:25

ULTIM'ORA

Nessun articolo pubblicato oggi.


DALLA HOME

Cronache Podcast

IN PRIMO PIANO

LE VIDEO STORIE

Cronache è in caricamento