”I suicidi dall’inizio dell’anno nelle Carceri italiane sono stati 46”. Lo rileva l’associazione Antigone che si batte per i diritti nelle Carceri che ricorda come ”negli ultimi giorni sono stati tre i detenuti che si sono tolti la vita in cella”. Uno nell’istituto di Carinola (Caserta), dove a uccidersi e’ stato un detenuto al 41 bis. Uno nel carcere di Lucera (Foggia), dove si e’ suicidato un uomo a cui avevano tolto la patria potesta’ il giorno prima. Uno nel carcere di Trieste. ”Qui a suicidarsi – spiega ‘Antigone’ – e’ stato Tarzan Selimovic, un homeless che soffriva di problemi psichici”. Era in carcere per “rapina”, condannato con rito abbreviato a 1 anno e sei mesi. La “rapina” consisteva nell’aver strappato di mano un cellulare ad un uomo ed essere fuggito. ”Il 26 settembre scorso – prosegue l’associazione – aveva scontato i 18 mesi e si aspettava di uscire, ma era rimasto in carcere perche’ la procura aveva fatto ricorso in Cassazione contro la sentenza del Gup e quindi i 18 mesi erano considerati di ‘custodia cautelare”’. Essendo senza fissa dimora non c’era modo di dargli i domiciliari. ”Lui – dice ancora Antigone – credeva di aver diritto ad essere scarcerato, per questo ‘ha fatto casino’, aggredendo gli agenti. E per questo e’ finito in isolamento dove si e’ tolto la vita”.
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