E’ morto nel carcere di Secondigliano dovere era detenuto da due anni circa il 42 enne Ciro Oliva. Aveva problemi cardiaci e l’ennesimo colpo al cuore lo ha stroncato. La famiglia ha chiesto che si faccia luce sul suo decesso perché sostiene non sia stato curato adeguatamente nonostante la grave patologia a cui era soggetto. Ora sarà l’inchiesta a chiarire se vi siano state negligenze da parte della direzione del carcere. la morte di Oliva riapre le polemiche sulle condizioni dei detenuti nelle carceri italiane e in particolare quelle napoletane. Pietro Ioia, presidente dell’associazione degli ex detenuti che da sempre si batte per migliorare la qualità della detenzione nelle carceri italiane e autore del famoso libro denuncia “Cella zero”, ha commentato sulla sua pagina facebook: ” Il detenuto Ciro Oliva è morto, cardiopatico se ne andato in punta di piedi, in silenzio, si perché nel carcere di Secondigliano I detenuti ammalati non possono alzare la voce altrimenti vengono minacciati di essere trasferiti, basti pensare che i familiari per il colloquio si ammassano già dalle cinque del mattino, un carcere bello da fuori, barbaro di dentro”.
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