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Si fa un impianto fotovoltaico a casa ma da 6 mesi l’Enel gli blocca la pratica

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Il signor Raffaele (nome di fantasia,ndr), residente dell’Agro Nocerino Sarnese, entro il 31 dicembre 2017 dell’anno scorso, fece installare presso la propria abitazione un impianto fotovoltaico ad uso domestico da un’impresa privata.
Pagò immediatamente i costi del medesimo, così che aveva diritto per gli anni a seguire allo sgravio IRPEF previsto per legge.

Verso l’inizio di marzo poi , la documentazione  fu completata e quindi inviata tramite il suo tecnico all’ufficio competente, non restava altro che aspettare una sollecita verifica da parte dell’Enel per avere l’impianto in funzione almeno per l’estate
Macchè.
Tutto restò fermo fino agli inizi di giugno, quando il signor Raffaele chiese spiegazioni al suo il suo tecnico , il quale, a sua volta, dopo essersi messo in contatto con l’ENEL , corresse alcune difformità che erano emerse dalla documentazione.
Da quel momento,  il 12 giugno 2018, non si è saputo più nulla, anche se si è cercato di avere contatti con l’ufficio Enel di zona, peraltro chiuso per ferie dai primi di agosto.

E così arriviamo a lunedì 10 settembre quando il signor Raffaele e tecnico decidono di andare insieme all’Ufficio di zona dell’Enel per chiedere spiegazioni e di trovare il modo di completare l’iter burocratico , ma seppero solo che l’impiegato competente in quei giorni stava seguendo un corso di aggiornamento.
Per evitare di aver fatto un viaggio vuoto, lasciarono al suo ufficio i recapiti telefonici di entrambi per essere contattati , ma ad oggi non hanno ancora avuto il piacere di ricevere comunicazioni dall’impiegato incaricato.

Questo è il chiaro quadro della situazione legata agli impianti fotovoltaici gestiti dall’Enel, ritardi pazzeschi, difficili contatti ,niente di niente.
Per il signor Raffaele rimane il danno di aver speso una cifra importante per poter installare, a questo punto inutilmente, un impianto fotovoltaico che la stessa ENEL non gli consente di sfruttare ;  la beffa di aver perso soldi e mattinate intere a fare solleciti, tramite anche numero verde.
Se questo significa incentivare l’energia pulita, non sembra che ciò avvenga in tempi brevi ed accettabili per l’utente.
Sicuramente ad oggi di pulito è solo il conto del signor Raffaele.


Articolo pubblicato da Sebastiano Vangone il giorno 16 Settembre 2018 - 17:42


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