I Carabinieri della Stazione di Gragnano insieme ad Artificieri del Comando Provinciale di Napoli, del Nucleo Cinofili di Sarno e della Stazione Forestale di Castellammare di Stabia hanno denunciato due fratelli 60 e 57 anni di via Tavernola ritenuti responsabili di detenzione illegale di materiale esplodente.
I predetti durante accertamenti sono stati individuati quali proprietari di un immobile in disuso in via Vecchia Sigliano al cui interno sono stati rinvenuti 90 ordigni esplosivi improvvisati di tipo pirotecnico contenenti 233 grammi l’uno di polvere pirica esplosiva (sequestrati con l’ausilio degli artificieri) e 30 pacchi di fuochi di artificio di libera vendita (categoria f1 e f2) contenenti complessivamente 600 kg. di materiale esplodente, distrutti dopo campionatura. La zona interessata dal sequestro è sotto l’influenza del boss Leonardo Di Martino o’ lione e gli investigatori ora stanno cercando eventuali collegamenti. La preoccupazione degli inquirenti è che in vista delle feste natalizie quelle bombe artigianale potessero sia essere messe in vendita sul mercato illegale sua utilizzate per richieste estorsive. Da qualche settimana è tornato in libertà dopo 13 anni di carcere Vincenzo Di Martino, il secondogenito del boss
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