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Dai tabulati sono emersi anche i contatti tra l'allora sindaco Angelo Pasqualino Aliberti e Andrea Ridosso, figlio di Salvatore 'piscitiello', ucciso in un agguato di camorra e aspirante candidato alle amministrative del 2013, al quale fu preferito Roberto Barchiesi a causa del nome 'ingombrante'. Il 'dato freddo' dei tabulati forniti dalle società telefoniche per i 3 cellulari in uso all'ex sindaco parla di 22 contatti. La difesa ha insinuato il dubbio che alcune delle 22 telefonate siano semplicemente 'doppiate' nei tabulati ed ha ristretto il campo a 6 telefonate o contatti tra i due coimputati. Numerosi anche i contatti del fratello dell'allora sindaco Nello Maurizio Aliberti con Luigi e Gennaro Ridosso, entrambi condannati per scambio di voto e corruzione elettorale nell'ambito della stessa inchiesta, e ritenuti a capo dell'organizzazione camorristica che operava a Scafati. Numerosissimi i contatti di Nello Maurizio Aliberti anche con Giovanni Cozzolino, factotum e componente dello staff sindacale, Aniello Longobardi, Raffaele Lupo, l'Igiene Urbana e la società interinale Tempo spa. I contatti con Igiene Urbana, la ditta che si occupava della raccolta dei rifiuti nel comune di Scafati - secondo il teste Rinaldi - riscontravano quanto raccontato dai testimoni circa i rapporti e le cointeressenze del fratello dell'ex sindaco.
L'analisi del profilo Facebook di Angelo Pasqualino Aliberti e i commenti alle attività amministrative del Comune retto dalla commissione prefettizia è stata al centro della testimonianza di Marco Ciullo, vice ispettore della Dia, che ha partecipato alle indagini relative ad una fuga di notizie dal Comune di Scafati. L'attività social dell'ex sindaco, dimessosi, con l'esplosione dell'indagine a suo carico che ha determinato lo scioglimento del consiglio comunale, è stato oggetto della procura antimafia con un sequestro dei supporti informatici, effettuata dalla Dia. La difesa di Aliberti, a proposito di un documento della Commissione prefettizia pubblicato da Aliberti e ritenuto ancora riservato, ha sostenuto che quell'atto era stato già pubblicato su altri profili social ed ha prodotto un denuncia presentata da Aliberti.
La prossima udienza si celebrerà il 24 ottobre prossimo ed è prevista la testimonianza del capitano Fausto Iannaccone, della sezione Dia di Salerno, che ha seguito molti degli accertamenti delegati dalla Dda salernitana nell'ambito dell'inchiesta Sarastra.
Presente in aula sei dei 7 imputati, l'unico assente Andrea Ridosso. Tra il pubblico numerosi fedelissimi e fedelissime dell'ex sindaco, detenuto agli arresti domiciliari a Praia a Mare, arrivato in tribunale poco prima delle 11. Angelo Pasqualino Aliberti, accompagnato dalla moglie Monica Paolino, ha dialogato con i suoi legali nell'attesa dell'inizio dell'udienza, non sono mancati saluti estemporanei di amici e professionisti che hanno gravitato intorno alle sue amministrazioni.
Rosaria Federico