«Era parzialmente capace di intendere e di volere». Non una patologia definita, ma uno stato psicologico che oscilla tra «lo psicotico e schizofrenico». Sono queste le conclusioni del consulente della procura di Nocera Inferiore, Ferdinando Pellegrino, su Luca Criscuolo, il 27enne nocerino che lo scorso maggio seminò il panico con una pistola, in più comuni, riuscendo a ferire gravemente anche due persone. L’esito della perizia individua nel ragazzo «manie persecutorie», ma non chiarisce il perché abbia sparato, durante quei giorni, verso cose o persone. Su quest’ultime, il 27enne, durante i colloqui con il perito, avrebbe riferito di «non voler uccidere ma di intimidire». Tra le ipotesi che avrebbero potuto generare simili atteggiamenti, secondo la consulenza, vi potrebbe essere stato l’uso passato di sostanze stupefacenti del ragazzo. Luca Criscuolo comparirà il prossimo 6 novembre dinanzi al gip per il rito immediato: è accusato di duplice tentato omicidio, danneggiamento e possesso illegale di un’arma da fuoco in luogo pubblico. Ma per il consulente lo stesso carcere, dove è attualmente detenuto, sarebbe incompatibile con la sua situazione. Dato il suo status, sarebbe preferibile un ricovero in una struttura psichiatrica. La consulenza della procura coincide con quella della difesa, redatta dal medico Carlo Pagano, su richiesta dell’avvocato difensore del ragazzo, Andrea Vagito.
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