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Juve-Napoli: Allegri in vena di prodezze dialettiche...

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Sara' una bella partita, che sul piano della classifica conta piu' per loro che per noi".

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Cosi' il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, alla vigilia della sfida di domani contro gli azzurri di Ancelotti. "Una squadra che non ha cambiato molto a livello di giocatori, ma si sta gia' vedendo che il NAPOLI ha preso le sembianze caratteriali del nuovo allenatore, sara' una bella partita, dovremo farci trovare pronti, servira' grande entusiasmo, i tifosi dovranno essere molto presenti anche perche' c'e' da riscattare la sconfitta dell'anno scorso. Noi siamo in un buon momento", ha spiegato Allegri che, almeno per adesso, considera gli azzurri la rivale numero 1. "Il NAPOLI in questo momento e' a -3, ha giocato partite importanti, noi dobbiamo pensare a vincere. L'Inter si sta riprendendo, il Milan e la Roma sono ancora indietro, ma vincere non e' facile, e' sempre difficile perche' vince soltanto una squadra, quest'anno per noi e' un'altra sfida, poi c'e' anche l'ennesima sfida in Champions dove servira' anche un pizzico di fortuna. Bisogna tenere i piedi per terra e fare un passo alla volta, il NAPOLI al momento a -3, e' una partita importante, ma per la classifica lo e' soprattutto per loro". "Siamo simili nel modo di affrontare le cose, veniamo dalla stessa scuola. Lui ha vinto moltissimo, poi ognuno ha le sue caratteristiche. Ma chi vince ha le qualita' per farlo". Cosi' il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, alla vigilia del match di domani con il Napoli di Carlo Ancelotti, un collega per cui nutre grande stima. "Ha vinto tutto, stamattina guardavo il palmares a un certo punto ho smesso perche' ha vinto talmente tanto...", dice Allegri che parla di un allenatore "che trasmette serenita', per il modo in cui si approccia, in cui parla, rende le cose molte semplici, lo dimostra nei tanti anni di carriera che ha fatto. Chi vince qualcosa ha, quel che conta e' entrare nella testa dei giocatori, poi basta metterli al loro posto, metterli insieme e fargli dare il massimo a livello emotivo, certo poi contano anche gli schemi, ma per vincere ci vogliono i grandi giocatori, altrimenti non riesci a farlo. Tra arrivare secondo e arrivare primo c'e' una bella differenza, una cosa e' arrivare tra le prime 4, un'altra vincere. Carlo e' un maestro in questo, anzi un professore".

Articolo pubblicato il 28 Settembre 2018 - 14:12 - Redazione Cronaca
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