Mercoledì, 25 Settembre 2018, a Valencia (Spagna) l’Accademia Napoletana, Gruppo Scientifico Internazionale per la Tutela ed Insegnamento della Lingua e Cultura Napoletana presieduta dal dottor Massimiliano Verde relaziona sulla Lingua Napoletana, storia, suoi problemi e prospettive attuali.
Si tratta di un evento internazionale voluto dal dott.Verde Massimiliano, in onore della comune eredità culturale che lega Napoli alla storica corona d’Aragona.
L’occasione è l’atto di apertura dei corsi di lingua e cultura valenciana, organizzati da
“Lo Rat Penat”, la più antica espressione associativa contemporanea in difesa della lingua valenciana, (1878).
La conferenza “Valenciano, Balear, Napulitano, Aragonese, lingue europee, lingue minorizzate”, verte infatti sulla necessaria protezione delle lingue della corona d’Aragona (Valenciano, Balear, Napulitano, Aragonese) alla cui relazionano esponenti della Real Academia de Cultura Valenciana, della Fondazione Jaume III delle Isole Baleari, oltre che il dott.Verde, presidente dell’Accademia Napoletana.
Si tratta di un evento a difesa di un enorme e storico patrimonio linguistico e culturale europeo oggi a forte rischio perché nei rispettivi paesi non tutelato né correttamente trasmesso ma al contrario, compresso e non adeguatamente rappresentato.
L’Accademia Napoletana in tal senso ha realizzato il primo corso di lingua e cultura napoletana di livello europeo (QCER) riconosciuto dal Comune di Napoli ed all’estero.
Presente alla conferenza, tra gli altri esponenti della lingua valenciana, anche l’Institut d’Estudis Valencians,con cui l’Accademia Napoletana ha già da tempo avviato un progetto multidisciplinare per la salvaguardia ed insegnamento delle rispettive lingue (Valenciano e Napulitano) che si è concretizzato con l’opera: “Lengua Napulitana, Patremmonio ‘e ‘na Cultura Auniverzale ‘Mpericulo” (lulu.com), edita dallo stesso istituto e scritta dal dott.Verde.
La pubblicazione che fa il punto sulle attività dell’Accademia Napoletana per la tutela del Napoletano è all’attenzione anche dell’Unesco.
Si ricorda infatti che Verde ha proposto all’Unesco la protezione della lingua Napoletana (nelle forme della canzone, della poesia, letteratura e teatro) come patrimonio immateriale culturale dell’Umanità.
Alla conferenza di Valencia sono invitate le autorità spagnole, di Napoli e della regione Campania.
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