Messico ritrovati 17 cadaveri in due fosse comuni nello Stato di Jalisco

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Diciassette cadaveri sono stati trovati in due fosse comuni clandestine nello Stato messicano occidentale di Jalisco. Ad annunciarlo il procuratore generale di Jalisco, Raul Sanchez Jimenez, attraverso il suo profilo Twitter. Le autorita’ stanno lavorando per identificare i corpi scoperti in due luoghi nella citta’ di Guadalajara, ha dichiarato Sanchez Jimenez. “Continueremo a lavorare instancabilmente e in coordinamento con le autorita’ municipali e altre istituzioni per identificare e portare i colpevoli davanti alla giustizia”, ha twittato il procuratore. I corpi di nove uomini e una donna sono stati riportati alla luce in una proprieta’ privata che, stando a quanto riferito da “Aristegui Noticias”, era notoriamente controllata dai cartelli di narcotrafficanti locali. Altri sette sono stati trovati nel cortile di una residenza di famiglia nel quartiere di Tlajomulco, mentre gli ultimi tre cadaveri sono stati trovati all’intero dell’abitazione. La notizia sta creando non poca preoccupazione a Napoli dove risiedono i familiari di Raffaele Russo, il figlio Antonio e il nipote Vincenzo Cimmino, scomparsi dal mese di gennaio dalla città di Tecalitlan proprio nello stato di Jalsico. Il tema della violenza contro civili e rappresentanti istituzionali resta molto sentito in Messico e anche il presidente eletto del Messico Andre’s Manuel Lo’pez Obrador, detto “Amlo”, l’ha posto al centro del suo programma politico. Amlo ha fatto sapere lo scorso 2 agosto che chiedera’ all’attuale capo di stato Enrique Pena Nieto di inviare un testo preferenziale di riforma per creare il nuovo ministero della Pubblica sicurezza (Ssp), che sara’ diretto da Alfonso Durazo. “Chiedero’ al presidente Pena Nieto in modo rispettoso di inviare questa riforma, in modo che sia approvata prima del primo dicembre”, ha detto il futuro presidente citando la data in cui inizia ufficialmente il suo madato. L’iniziativa preferenziale cui si riferisce Amlo e’ un disegno o un decreto di legge che viene presentato dal governo il giorno dell’inizio delle sessioni legislative – in questo caso il primo settembre – allo scopo di accelerare le modifiche alla legge che il capo di stato considera “prioritarie” per il paese. Una volta presentata la riforma preferenziale, ricorda la stampa messicana, questa deve essere discussa dalla Camera dei Deputati e votata entro un periodo massimo di 31 giorni di calendario, dopodiche’ passera’ al Senato per discussione e voto entro lo stesso termine. 


Articolo pubblicato il giorno 10 Agosto 2018 - 11:11

La Redazione

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