Diciotto medici dell’ospedale di Eboli indagati per omicidio colposo a seguito del decesso di Michele Musella, un pensionato di Olevano sul Tusciano morto martedì scorso.
L’uomo, dializzato cronico, era in cura da anni e a causa di un’infezione, era giunto in ospedale con la febbre. Il primo ricovero avviene presso l’ospedale di Battipaglia ma dopo la lettura della cartella clinica, i sanitari decidono di trasferirlo all’ospedale di Eboli nel reparto di Nefrologia. Musella aveva una fistola infetta in prossimità dell’accesso vascolare per la dialisi, problema abbastanza comune tra quanti si sottopongono a dialisi. I medici ebolitani avviano le cure per far guarire l’infezione, poi decidono di trasferire il paziente all’ospedale Ruggi d’Aragona dove il pensionato viene visitato da un chirurgo vascolare che avrebbe indicato di continuare la terapia ritenendo non necessario il ricovero presso la struttura salernitana.
Il 20 agosto la situazione precipita e l’uomo, trasferito da qualche giorno in rianimazione, muore il giorno seguente. I familiari di Musella sporgono denuncia, la salma viene sequestrata e i documenti sanitari vengono trasmessi alla procura di Salerno. Dopo tre giorni di indagini, il pm Rotondo ha preparato diciotto avvisi di garanzia nei confronti di chirurghi, nefrologi, cardiologi e rianimatori.Le prie risposte si avranno dopo l’esame autoptico.
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