Venerdì 20 luglio 2018 a Roma, nell’Aula Ottagona (Planetario), si svolge il quarto incontro del ciclo di conferenze bimestrali organizzato dalla Direzione generale Musei per promuovere il Sistema museale nazionale.
Nell’appuntamento estivo, il Direttore generale Antonio Lampis invita tre Direttori di diverse realtà museali (statali, regionali, locali o private) a raccontare e condividere la propria esperienza, lasciando in esposizione al Planetario opere rappresentative della propria collezione.
Nell’incontro del 20 luglio, il Direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano scelto per testimoniare e promuovere il patrimonio dell’antica città di Ercolano. “Gli incontri organizzati dalla Direzione Generale Musei sono occasione per promuovere l’immenso patrimonio culturale del nostro Paese – dichiara il Direttore Sirano – iniziativa che mette insieme beni che vengono da diversi musei e siti archeologici italiani ed in questo spirito sono orgoglioso che il Parco Archeologico di Ercolano contribuisca a rappresentare il patrimonio culturale italiano. Il Parco di Ercolano, sito da sempre laboratorio innovativo di conservazione e di modalità di valorizzazione, vuole integrarsi sempre di più nel Sistema museale nazionale contribuendone a definire valori e problematiche di ricerca e tutela connessi ai parchi archeologici”.
Il direttore Francesco Sirano illustrerà anche i tre reperti che per due mesi rappresenteranno il Parco nella prestigiosa cornice dell’Aula delle Terme di Diocleziano: “Si tratta – tra i tanti reperti destinati ad essere esposti nel Museo di sito – di tre oggetti di bronzo, un candelabro, una base di statua e un Dioniso, accomunati da una raffinatissima tecnica di decorazione con incisioni che prevede anche sovrapposizioni con sottili strati di argento e di rame al fine di dare policromia e preziosità a questi arredi destinati ad essere mostrati con orgoglio dai proprietari delle case da cui provengono o alle quali erano destinate. Si fa notare infatti il Dioniso con pantera, l’animale sacro al dio del vino, rinvenuto sul Decumano Massimo in una bottega specializzata in riparazioni e/o decorazioni di oggetti metallici. Questa statuetta si candida ad essere anche ambasciatrice del nuovo corso del Parco: è stata di recente replicata a partire da un modello 3D per il riallestimento della bottega da cui proviene nell’ambito delle manifestazioni in occasione dei 90 anni dall’inizio degli scavi Maiuri attraverso una sponsorizzazione di una fonderia artistica che ha presentato parte del lavoro direttamente al pubblico (6000 persone) che affollava il sito la prima domenica del mese di maggio”.
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